Paolo De Luca - pittore contemporaneo
PRESENTAZIONE DELL'ARTISTA PAOLO DE LUCA
Paolo De Luca tratteggia, impollina e cede ad una sintonia di stati d’animo mai espliciti, misteriosi. Quadri ampi e sincronici rivelano la conoscenza della storia dell’arte moderna, creano una sintonia affabulatoria delle immagini a spirale analitica, onde volgersi alla sublimazione del pensiero ludico, gioioso e giocoso, a flettere una curvilinea andatura radiosa, estetizzante.
Quelle utilizzate dal pittore sono cromie ad olio rigorosamente dilatate nella nemesi e nello studio della memoria, sono opere ritmiche che danno il senso reiterato della danza.
Paolo De Luca è nato a Forlì, 1943, ma naturalizzato riminese, egli afferma: “Sento di avere in me due persone, una poetica e l’altra pittorica”. Due anime sfaccettate a specchio che si rifrangono entrambe in un unico fulcro: la creatività, sinonimo di voglia di crescere e operare mediante una ricerca attiva che continua imperterrita mietendo successi di pubblico e critica. Le tele ad olio esposte nella Sala Degli Archi, situata nel cuore pulsante di Rimini, esprimono un vorticoso empito surreale, una trasposizione della materia nel mondo metafisico. I colori elegantemente smorzati e soffusi offrono la coesione al movimento, conquistando una motricità pirotecnica, ellittica e formalmente estesa a creazioni paesaggistiche lacustri che ricordano giardini orientali o parigini, impressi in acque ferme dalle timbriche luci palustri che rimandano alla poesia interiore. La poetica esprime una versatile analisi della parola, affine al senso immerso in una fatalità cresciuta nella letteraria carezzevole esortazione naturalista. Paolo De Luca ama il design, l’architettura e il mondo virtuale, ma anche la flessuosità della parola che esorta ad esprimere il senso della prospettiva, una prospettiva fossile evocata dalle piante, dai campi arati, dall’azzurrità gelosa della luce immersa nello sprezzante e voluttuoso canto primaverile.
Dott.ssa Milena Massani
Paolo De Luca sketches, pollen and transfer to a harmony of moods never explicit, mysterious. Paintings large and synchronic reveal about the history of modern art, creating a line of story-telling images spiral analytical thinking in order to turn to the sublimation of the playful, joyous and playful, to bend a curved walk radiant aesthetic.
Those colors are used by the painter in oil strictly dilated and nemesis in the study of memory, are works that give a sense repeated rhythmic dance.
Paolo De Luca was born in Forli, 1943, but naturalized Rimini, he said: "I feel I have in me two persons, one poetry and one pictorial." Two mirror-faceted souls who are refracted both in a single focus: creativity, synonymous with desire to grow and operate through an active search that continues unabated claiming success in the public and critics. The oil paintings on display in the Sala degli Archi, located in the heart of Rimini, express a dizzying rush surreal, transposition of matter in the metaphysical world. The elegantly muted colors and suffused provide cohesion to the movement, winning a motor pyrotechnics, elliptic and formally extended to the scenic lake creations reminiscent of oriental gardens or Paris, printed in still water from the marsh lights timbre that recalls the poetry within. The poetry expresses a versatile analysis of the word, similar to the direction set in a fatality raised in exhortation caressing literary naturalist. Paolo De Luca love design, architecture and the virtual world, but the suppleness of the word that calls to express a sense of perspective, a perspective evoked by fossil plants, from plowed fields, from light jealous of light absorbed in contempt Spring and voluptuous singing.
Dott.ssa Milena Massani
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De Luca si può considerare un’artista ‘protosurrealista’, fine ed incisivo il tratto, ma beffardo.
Si possono cercare le sue radici in Klee e penso soprattutto ai suoi paesaggi dei primi anni di ricerca del suo stile durante i suoi viaggi che ricordano l’opera “Istambul con moschea” del nostro pittore.
Per ciò che concerne il suo essere così naif ricorda Rousseau ‘Il doganiere’ e per l’attento e scientifico uso del colore sembra sia stato fortemente influenzato dalle teorie di Itten.
Questi maestri con la loro anima e pittura, essendo estremamente ricercati evolvono nell’animo del nostro artista, facendolo scivolare qua e là in una sorta di manierato paesaggio alla Jugenstil ma molto vicino alle semplici ma non per questo meno ricercate opere dei suoi maestri; scoprendo poi che la luce è un elemento liberatore e modellatore insieme fino alla considerazione geometrica quale ordine. La pittura di De Luca appare riesce a penetrare con uno sguardo nel più profondo dell’essere suo proprio ed in quello di tutto ciò che gli sta intorno, cioè entra nell’altro volto delle cose e di ogni realtà vivente. Dai suoi dipinti emerge un opera irreale affiorante da segrete solitudini, divenendo strumento di parole vive, saggiandone ogni possibilità dentro una sottile materia espressa.
De Luca dipinge i suoi lavori in una materia pittorica respirante la magia dei suoi soggetti che nel loro esilio dall’universo divengono fiaba evocante sogni, miti, nostalgie irreali. I suoi paesaggi esprimono il vero senso del simbolo ed hanno una poetica liberata ed essenziale, composizione, colore, contrappunto ritmico.
Dichiara Klee: “L’arte degna di questo nome non rende il visibile: ma dissuggella gli occhi sull’invisibile. Nella sua essenza il dipinto induce facilmente e legittimamente all’astratto. Il carattere fantastico mitico, quello che gli occhi dell’immaginazione discernono, allora si rivela; e si manifesta una grande precisione”. Memore di queste parole il nostro artista crea con gli occhi dell’invisibile inducendo la sua pittura a suscitare incantamenti e meraviglie, rendendole quasi specchio dei sogni.
Per l’artista non è errato definire la sua arte anche ‘romantica’, in quanto sensibile alla crisi che travaglia il mondo; ed effettivamente cerca di rendere nelle sue opere il suo ‘stato interiore’, assumendo un atteggiamento propositivo nei confronti del mondo.
In lui l’astrattismo e il surrealismo, la chiarezza matematica e il travaglio inconscio si confondono e si compensano, sono la trama di un tessuto pittorico fitto e delicato, che si compone nel loro incontro e nella loro armonia, la loro realtà umana e quella cosmica, risolvendosi in un incanto di ordine rigorosamente poetico.
Dott.ssa Federica Pasini
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