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Collezione pittorica: PAESAGGI


“Quando osservo il mondo ne resto ammaliato, fino a quando tutto sembra stingersi, sbiadirsi, riducendosi al minimo.” 

Questa è l'espressione che più rappresenta ciò che si percepisce nei paesaggi del pittore. Nella collezione pittoria paesaggistica risalta un senso di vuoto, come a voler rappresentare un mondo fine a se stesso, un mondo che, anche se circonda e contorna, non appaga. La produzione pittorica dei paesaggi ne esce carica di minimalismo e colore, rendendo soave la sensazione nell'osservarla.  I colori delicati e tenui ritraggono un animo garbato e una visione della realtà gentile. Il minimalismo che riduce il quadro a semplice colore, rimanda lontanamente alla tecnica post- impressionista, quando l'osservatore si "imponeva emozioni" traendo immagini da forme incomprensibili e astratte.


Collezione pittorica: INTERIOR


INTERIOR nasce da un lungo periodo di solitudine e riflessione, finalizzato alla ricerca di un cambiamento interiore, ad una evoluzione personale. Il cambiamento deriva dall'osservazione di un qualcosa che getta le basi per la rielaborazione dello stesso. La collezione vuole proporre un processo d'elaborazione del sé nel profondo della propria mente e nell'intimo del proprio animo. I protagonisti delle opere sono catturati nell'immobilità della loro riflessione e di uno spazio chiuso e angusto, che rappresenta il loro universo interiore. Da esso non ci si può liberare nonostante la ricerca del rinnovamento, perché anche se si cercasse di cambiare, quello spazio rimarrebbe comunque parte di noi stessi, è la nostra formazione, il nostro passato, modellabile in positivo o in negativo, ma ormai concreto, stabile e basilare. In tal senso, l'impatto sull'osservatore è claustrofobico. In alcune rappresentazioni della collezione si percepisce il silenzio, una calma apparente. I soggetti sono tutti senza volto, estremamente stilizzati: l'artista cerca così di rendere l'opera oggettiva, dando la possibilità a chi la guarda di identificarsi con essa, rimarcando come chiunque di noi viva prima o poi la propria ricerca interiore finalizzata ad una metamorfosi. Da tutto ciò nasce quindi una forte simbiosi tra il soggetto dell'opera e chi lo sta guardando. La sensazione è di osservarsi e di riflettersi a vicenda. L'immobilità del soggetto esalta il senso di rassegnazione connesso alla sua interiorità primitiva, insita nella formazione di ognuno di noi, e che prescinde da ogni tentativo di evoluzione. Questa forma di frustrazione malinconica viene interrotta dai colori chiari e vivi, che contrastano con il nero che li tiene “prigionieri”, rendendoli impossibilitati ad un cambiamento. In conclusione, INTERIOR è il viaggio personale ed estremamente intimo che ognuno intraprende nella propria vita, incontrando se stesso in una rete difficile da districare, spesso tentando di rifuggire quel disagio, rimanendo sovente vittima di ciò che incontra, permanendo immobile ad osservarsi.

Persona Website PAOLO FERRAINA


1) Mostra collettiva 7-13 settembre 2018 presso la galleria AREA CONTESA ARTE, via MARGUTTA 90, Roma, al cospetto del critico d'arte e curatore ALFIO BORGHESE.