Gino Visentini

Del giovane Petrucci vedemmo due anni or sono il suo promettente esordio: erano paesaggi, distese campagne estive, in cui la violenza della luce si raccoglieva in grumi e stratificazioni compatte del colore… Non c’è dubbio che l’artista è andato avanti (si vedano anche i bellissimi pastelli) per la strada che ha scelto di percorrere, che è quella di una pittura non lirica né veramente contemplativa, anzi aggressiva, passionale e drammatica.
Gino Visentini, Il Messaggero, 23 maggio 1967