Biografia
Patrizia Mazzoli nasce a Treviso, il 16 dicembre 1962.
La necessità di disegnare si fa sentire fin da suoi primissimi anni di vita, scarabocchia ovunque, prediligendo le pareti di casa. Patrizia a 6 anni inizia a disegnare fumetti, copiando da alcune riviste di topolino, e proprio con queste vince alcuni concorsi riservati ai ragazzi.Questa predisposizione, non viene però compresa dalla famiglia che deciderà di non iscriverla al liceo artistico e quindi compierà percorsi diversi.
Da segretaria d’azienda ad arredatrice, dove dà sfogo alla propria creatività,realizzando arredamenti alternativi e innovativi per il periodo, e nel contempo scrive poesie,ma ripone in un cassetto le matite e i colori.
Nel 1985 si trasferisce a Pieve di Cadore.Compie svolte professionali ,ama il contatto con il pubblico. Nel 1997 si specializza nella formazione del personale in ambito commerciale, e inizia il suo percorso nelle risorse umane. Nonostante ami molto insegnare, la sua creatività sempre fervente, la spinge ad alternare l’attività di personal coaching con il marketing,realizzando grafica pubblicitaria per aziende ed organizzando eventi.
Nel 2000, si affaccia con impeto il desiderio di dipingere, non ha però il coraggio ne sa cosa imprimere nella tela e decide di sperimentare i primi schizzi di colore su alcuni supporti di legno. Questo materiale, si rivela subito un elemento caldo, plasmabile, e decide di iniziare a dipingere dei quadri veri e propri su oggetti di arredamento: madie, credenze, cassapanche, portariviste, portombrelli, appendiabiti.
Nel 2008 realizza una showroom per un’azienda,con pannelli applicati ai soffitti di grandi dimensioni decorati e dipinti con personaggi sia mitologici che sacri. Le colonne del salone invece le affresca con delle grottesche di stile romano, ispirata da una visita a Pompei. Sarà la sua ultima opera per molti anni. Infatti ripone in un altro cassetto pennelli e colori, a causa di alcuni cambiamenti professionali. La vena artistica però continua ad avere un forte richiamo, e nell’insieme di varie esperienze lavorative nel 2012 progetta e dirige, la realizzazione di un’altra show room per un’azienda commerciale.
Nel 2014 decide di riaprire i cassetti dove aveva riposto matite, pennelli, colori, e questa volta trova il coraggio e la voglia di fissare nella tela le immagini che più la emozionano; soggetti che rivelano il suo animo e carattere, come la rosa, simbolo di sentimenti contrastanti, rappresentazione dell’amore più profondo e appassionato, emblema di gelosia , seduzione ed eleganza.
Un’altra passione che investe Patrizia è il “tango argentino”, che lei stessa descrive come una poesia d’intimità, nella fluidità di eleganti movenze.È questa danza a suggerire a Patrizia alcune opere ispirate al tango, imprimendo nella tela il suo sentire.
Nel 2015 decide di approfondire le conoscenze pittoriche, studiando e praticando tuttora, in un laboratorio d’arte in provincia di Treviso. Nelle ultime rappresentazioni all’inizio del 2016, esibite presso alcuni eventi legati al tango argentino,il tema ricorrente nelle opere è spesso la donna, nel tentativo di trasmettere, le mille sfaccettature della femminilità,attraverso la danza o i gesti quotidiani,come una passeggiata al mare, un cambio d’abito, l’inquietudine di un’attesa; gesti sensuali e aggraziati del mondo femminile. Non segue mai uno schema predefinito, libera da ogni modello di arte contemporanea, asseconda sempre le emozioni del proprio io creativo, raffigurando solo ciò che le trasmette intense emozioni, ma costantemente alla ricerca di migliorare ed evolvere in senso artistico.
Patrizia Mazzoli - [email protected]