Biografia

LIVIO PICOTTI nato a Gorizia nel ‘46, figlio minore di padre perito, impresario edile, madre casalinga, sorella insegnante di lettere e poi preside, musicista, due fratelli uno architetto e uno geometra e impresario edile.  

A 4 anni inizia lo studio del pianoforte con grande impegno fino al diploma conseguito a 19 anni dopo aver terminato il liceo. E’ risultato vincitore in due concorsi nazionali a Carpi per giovani pianisti nel ’62 e ’64.

Nel ’66 si è iscritto all’Università IUAV di Venezia rispondendo ad un richiamo per il mondo figurativo e costruttivo assimilato in famiglia. Durante i 5 anni universitari continua ad esibirsi in concerti come accompagnatore e frequenta il Mozarteum di Salisburgo nei corsi di specializzazione.

Al termine degli studi universitari, dal 1972 al 1992 si dedica all’attività di architetto liberoprofessionista con studio a Padova, progettando e realizzando molti importanti progetti pubblici e privati e vincendo concorsi nazionali e internazionali di edilizia scolastica.

Nel frattempo ha continuato a coltivare l’interesse per la musica frequentando il Conservatorio Pollini di Padova e diplomandosi in canto didattico nel ’73 per poi esibirsi come cantante ma soprattutto come direttore di Coro nel repertorio specialistico della musica antica fondando il Centro Musica Antica di Padova con concerti in Italia e all’estero.

Nel 1988 ha sposato la cantante tedesca Ulrike Wurdak da cui ho avuto due figli, Arianna fisica astronoma e prossimamente architetto, Giovanni gestore di una Azienda agricola in Carnia (UD).

Nel 1992, da Padova, si è trasferito a Venezia dove ha fondato con la moglie il Centro Ricerca Vocale, associazione culturale per l’attività di ricerca, studio e insegnamento promuovendo a Venezia corsi di formazione di Canto secondo il Metodo Funzionale della Voce in collaborazione con l’Istituto di Lichtenberg (Germania)

Contemporaneamente ha insegnato Direzione Corale presso il Conservatorio Statale di Musica di Rovigo fino al pensionamento nel 2012.

A Venezia inoltre ha fondato l’ensemble vocale e strumentale professionale Capella Dvcale Venetia specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco, con cui ha svolto una intensa attività in ambito internazionale con collaborazioni prestigiose e premiate registrazioni discografiche.

L’incontro quasi casuale con la Comunità monastica dell’Abbazia romanica di S. Antimo (Montalcino, Siena) avvenuta nel 1998 ha determinato alcuni sostanziali cambiamenti nella conduzione artistica e spirituale della sua vita. Si trasferisce con la famiglia nella città di Montepulciano (SI), acquista una vasta porzione di palazzo dove prosegue nella ricerca artistica approfondendo oltre al suono della voce anche le tecniche figurative e motorie.

Restaura e inaugura una Galleria d’Arte – Laboratorio denominata quilismaspazioarte negli scantinati medievali restaurati del palazzo invitando esperti musicisti, pittori, danzatori, coreografi, allievi con i quali realizza in collaborazione con i colleghi insegnanti produzioni coreutico musicali secondo una visione pedagogia basata sull'Agire secondo il "principio di contingenza".

Sente ora la necessità di dare un diverso valore ai risultati del suo lavoro, anche se prestigiosi agli occhi del mondo convenzionale, seguendo un processo di decondizionamento tramite il risveglio della consapevolezza per riconoscersi Verità mediante una semplice presenza attenta all’agire, azione dopo azione, osservandosi da un’angolazione nuova, più intima, profonda, trascendente ed iniziare a ritrovarsi spirito libero nel tempo presente e provare gratitudine senza ragione.

Il mondo della libera ricerca creativa ben presto lo allontanava da quell’altro mondo in cui i ruoli indotti dal contesto culturale e sociale convenzionale ti portano a combattere per la sopravvivenza, a compromessi, un mondo che ti soffoca e ti limita, un mondo che costringe a propri, specifici parametri di comportamento secondo codici razionali secondo il principio di non contraddizione che non contempla la contaminazione dei contrari dove invece si instaura la dimensione sacra.

“TESSERE IL SACRO CON L’ARTE” significa per lui intravvedere l’universo di relazioni che aprono l’umano alla sacralità della natura tramite suono, forme-colore, movimento e spazio che in questa visione ritrovano la forma originaria di principali strumenti di sublimazione dell’essere umano in contatto rigenerativo con realtà sottili, amplificate ed esaltate fisicamente dall’incontro delle arti con la natura e le splendide architetture dei luoghi sacri e profani nella loro strutturale configurazione fisica e armonica delle forme.

Trame di stimoli sensoriali che, provocati da suoni, immagini, colori, profumi, gesti, correnti e lampi di luce, flussi colorati, forme dinamiche, suoni silenziosi e profumati, che riusciamo a cogliere come attimi dinamici e fuggitivi dell’inarrestabile variabilità degli eventi naturali.

Cantare, dipingere e danzare l'ambiente visibile e invisibile significa animarsi della sua presenza, comprendere lo spirito di un luogo e di un gruppo, confondersi in esso, accordarsi al suo significato presente.

Alla scomparsa della moglie Ulrike nel 2010 è succeduta una fase di ritiro interiore e di trasferimento nella città di Lucca per 6 anni invitato a dirigere il Coro Santa Cecilia della Cattedrale S. Martino, a cui è seguito un trasferimento definitivo nella casa d’origine nella Carnia incontaminata della provincia di Udine alternando in continuità con il passato i corsi ambientali di interiorità e creatività artistica fra Venezia, Trento, Lucca, Udine, Sant’Antimo, Firenze, Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Irlanda.

“..vivo la necessità di esprimere con libertà quello di cui ho bisogno per raggiungere quello stato di benessere che solo il linguaggio artistico-simbolico mi può dare, in quanto capace di certezze primordiali che derivano dall’esperienza umana e che essendo collettive rendono possibile la comunicazione…” Livio

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