Biografia

Pierfranco nasce a Cuneo nel 1965.

Famiglia tranquilla con padre e madre entrambi impiegati ed un fratello di tre anni più giovane.

La fascinazione del bello e del “creare” il bello è già molto chiara fin dalla frequentazione del Liceo Scientifico.

E’ attirato, sopra ogni cosa, dall’architettura, dall’epoca classica fino al 1300 con le evoluzioni dal Romanico al Gotico, e dalla pittura dei primi 800 anni dello scorso millennio.

All’approssimarsi del diciannovesimo anno di età e del momento delle scelte che influiranno sulla sua vita futura, a malincuore, decide di abbandonare ogni velleità artistica e di iscriversi alla facoltà di Ingegneria, avendo anche buone propensioni per le materie scientifiche.

Supera agevolmente il corso universitario al Politecnico di Torino e, alla fine degli anni ’80, consegue la laurea e l’iscrizione all’Ordine degli Ingegneri.

Dall’età di 25 anni e per i trent’anni successivi lavora per la stessa azienda nel settore metalmeccanico delle macchine a controllo numerico. Dall’età di 35 anni acquisisce l’inquadramento di dirigente.

Nel corso di tutta la vita lavorativa, per effetto della mansione ricoperta, ha modo di viaggiare per il mondo in lungo e in largo, inclusi 8 anni trascorsi in Cina, tra Shanghai, Canton, Pechino e Hong Kong.

Durante questi viaggi o permanenze all’estero non disdegna mai di visitare e conoscere luoghi e di apprezzare quanto avevano da offrire. Non trascura mai di immortalare angoli caratteristici che lo colpiscono per la loro bellezza o particolarità.

Ha una figlia bellissima, Miriam, nata nel 1995, che vive con lui ed una compagna dal 2004 a cui è molto legato.

Nel 2018 è vittima di un infarto decisamente importante.

Recupera e si rimette al lavoro.

Nel 2019 è vittima di una serissima complicazione legata all’infarto dell’anno prima arrivando ad un passo dall’irreparabile.

A questo punto decide di diminuire drasticamente i ritmi lavorativi.

Recentemente, in occasione di un viaggio ad Amsterdam con relativa visita ai musei, viene folgorato dalle opere di Van Gogh, nel museo a lui dedicato, Rembrandt, Vermeer e decide di tirar fuori pennelli e colori e di iniziare a spargerli sulle tele.

Autodidatta a tutti gli effetti anche se si è documentato in modo certosino.

Inizialmente prova a replicare alcune opere dei grandi artisti, soprattutto Van Gogh e Monet, con risultati che vengono giudicati in modo positivo.

Nel Febbraio del 2020 perde la madre per una leucemia fulminante.

Superato il trauma iniziale, decide di dedicarle un ritratto ed una raccolta di dipinti originali, rappresentando luoghi, in giro per l’Italia e per il mondo, che ha avuto modo di visitare ed immortalare e che hanno, in qualche modo, significato qualcosa per lui.

Nasce la raccolta GIROVAGANDO, una trentina di opere ambientate in diversi continenti che, in un anno contraddistinto da un virus che impedisce a tutti di viaggiare, può rappresentare un momento di svago.

Virus permettendo, sono già in programma 3 mostre personali in Piemonte e Liguria.