Raffaele Mantegna - pittore contemporaneo
Le multiformi esperienze di Raffaele Mantegna
Raffaele Mantegna vive e lavora a Pisa dove è nato nel 1947. Si è formato presso l'Istituto d'arte di Pisa e l'Accademia di Firenze. Ha lavorato per molti anni all'Istituto d'arte della sua città, dove ha insegnato la materia di Progettazione per l'indirizzo di Arte del vetro e del cristallo.
Contemporaneamente ha svolto un'intensa attività di restauratore, progettista ed esecutore di vetrate artistiche antiche e moderne. Su incarico della Soprintendenza pisana ha operato a Pisa sulle vetrate antiche del Duomo, sulle vetrate della Chiesa di San Francesco e sul velario della Sede centrale delle Poste; a Pontedera sulla grande vetrata d'ingresso dell'edifìcio comunale; a Lucca nella vetrata dell'abside del Duomo; a San Miniato nella vetrata del Duomo. Come progettista e realizzatore di vetrate annovera, tra i lavori più importanti, i due occhi laterali della facciata del Duomo di Volterra, tutte le vetrate della Sede centrale della Cassa di Risparmio di Volterra in Piazza dei Priori, le vetrate della Sede dello stesso istituto bancario a Pisa, la vetrata dell'abside della Chiesa di Navacchio, la vetrata scenografica in occasione del programma televisivo Bussola domani. Ha realizzato, inoltre, numerose altre vetrate per ambienti pubblici e privati. Come pittore ha sperimentato - e continua a farlo - molte tecniche su materiali diversi, ottenendo riconoscimenti in varie occasioni: rassegna della Misericordia di Pisa (1966) mostra del Centro cattolico di Zambra (1967), Biennale d'arte moderna di Taranto (1972), concorso Camera di Commercio, industria e artigianato di Pisa (1967), Associazione pro loco di Cerreto Guidi (1968), mostra Comune di Livorno, Mostra personale alla Chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa (2004), mostra dell'Associazione culturale lesolo (2005), mostra San Zeno repainting, nella Chiesa di San Zeno a Pisa (2007), collocazione dell'opera di grande formato "Nascite" nella nuova sede della Pubblica Assistenza ad Arena Metato (2008). Mentre nel settore delle vetrate ha rivelato doti di paziente e laborioso impegno unite a raffinata tecnica esecutoria, nelle sue opere più recenti ha approfondito una tecnica espressiva veloce e scattante, fatta di gesti pittorici immediati, ispirati dalla fantasia e dall'istinto: quasi a contrapporre il necessario protrarsi nel tempo del lavoro sulle vetrate, alla necessità di un linguaggio espressivo legato all'istante. Immaginazione fertile e vera e propria simbiosi con gli strumenti della pittura, come se l'esprimersi attraverso di essi gli fosse connaturato, gli guidano la mano che corre veloce sul supporto pittorico (sia esso la tela o la carta o il cartoncino o il vetro): segni colmi di colore impastato, di cui sembra cogliersi lo spessore e l'acre odore, attraversano lo spazio investendo più ampie stesure pittoriche, mai piatte e pure, ma sempre tormentate e in perenne tensione; la tela si increspa e, talora, si raccoglie in prorompenti grumi di materia che si offre alla vista con tutto il suo spessore, provocando effetti plastici di notevole intensità. Consistenza materiale delle tinte usate (tinte industriali, spesso), tensione interna del supporto che si corruga in pieghe, spessori e forme sempre imprevedibili, segni che tracciano ghirigori fantastici costituiscono, fondendosi, gli elementi caratterizzanti del suo attuale linguaggio. Ne derivano opere fortemente decorative che rispondono ad una naturale attrazione verso assetti compositivi dinamici e variegati, testimonianza di continuo e persistente desiderio di scoprire forme nuove e sondare soluzioni pittoriche sempre diverse.
Recentemente ha affrontato tecniche tridimensionali, creando oggetti-sculture ottenuti attraverso interventi di piegatura e contorsione di lamiere su cui è intervenuto cromaticamente con la stessa istintività che caratterizza il suo fare pittorico; nello stesso tempo si è cimentato con il riaffacciarsi di elementi figurativi, tuttavia appena accennati e coinvolti nella gestualità tipica del suo attuale operare. Una ricerca che apparenta Raffaele Mantegna a molte altre analoghe apparse da tempo nel panorama artistico internazionale; una ricerca, tuttavia, che sgorga istintiva e nelle sue infinite e imprevedibili varianti assume un innegabile carattere di originalità.
Ilario Luperini
Nasce a Pisa nel 1947, dove tutt’ora vive e lavora. S i diploma presso l’Istituto Statale d’Arte “F. Russoli” diretto dal Prof. Mino Rosi, frequentando la sezione “arte del vetro e del cristallo” e il corso di perfezionamento per il restauro della vetrata antica. Prosegue gli studi a Firenze presso l’Accademia di Belle Arti nella scuola di pittura del Prof. Gastone Breddo, dove negli stessi anni lavora come allievo nel laboratorio di vetrata artistica fiorentina “Guido Polloni”. In questo contesto, sperimenta più accuratamente le tecniche artistiche vetrarie dietro gli insegnamenti di Guido Polloni e Sergio Papucci. Incontra il pittore Silvio Polloni con cui ha una particolare intesa artistica e dal quale apprende ulteriori insegnamenti pittorici figurativi. Ha insegnato, per oltre un quarto di secolo, progettazione nella sezione “vetro e cristallo” e nella sezione di “grafica pubblicitaria” all’Istituto Statale d’Arte “F. Russoli” di Pisa, curando inoltre la direzione artistica e tecnica dei laboratori e svolgendo per molti anni importanti compiti come vice preside. In questo periodo segue da vicino l’attività pittorica e vetraria del Prof. Mino Rosi, suo insegnante, che sarà determinante per il suo percorso professionale per quanto concerne una visione più analitica e approfondita della tecnica. Nella professione artistica esercita l’attività di libero professionista per la lavorazione della vetrata artistica antica e moderna, dipinta, tessuta a piombo, dell’incisione ad acido e sabbia e della tecnica tiffany per la costruzione delle lampade, realizzando numerosi lavori di restauro di vetri antichi e progettazione ed esecu- zione di opere d’arredo in vetro. Per quanto riguarda il restauro, ha lavorato nel Duomo di Pisa eseguendo lavori su ventiquattro vetrate isto- riate della navata laterale destra e sinistra (anno 1400-1500). Nel Duomo di Lucca, Chiesa di San Martino, ha lavorato alla grande vetrata dell’abside e alla vetrata della facciata. Nel Duomo di San Miniato (Pisa), ha effettuato interventi alla vetrata nella zona della cupola. Presso l’Università e il Palazzo Reale di Pisa, ha eseguito il restauro di numerose vetrate all’interno come al velario della sede centrale delle Poste Italiane di Pisa, eseguito nei primi anni del ‘900 dallo studio Polloni di Firenze. Nell’Ospedale di Santa Chiara di Pisa ha lavorato a numerose vetrate delle sede amministrativa. Presso la Chiesa di San Francesco di Pisa è intervenu- to sulla grande quadrifora dell’altare maggiore (anno 1400-1900). Presso il Comune di Pontedera ha lavorato alla grande vetrata dello scalone principale d’ingresso e alle trenta vetrate della Chiesa di Santa Caterina a Pisa (in collaborazione con il Prof. Marchetti). Per quanto riguarda la progettazione e realizzazione di vetrate con tecnica antica si può elencare tra le più importanti le vetrate del Duomo di Volterra (realizzazione delle vetrate della facciata), quelle presso la sede centrale della CariVolterra, due lucernari della sala principale e numerose vetrate all’interno della filiale di Pisa e di Cecina. Ha eseguito inoltre tre vetrate della cappella delle Misericordia di Pisa, una vetrata presso il cimitero di San Giuliano Terme (Pisa), la vetrata nella zona dell’abside della chiesa di Navacchio (Pisa), dieci vetrate della parrocchia della chiesa di Fornaci di Barga, la grande vetrata del duomo di Brasilia capitale del Brasile e numerose altre piccole vetrate nelle chiese di Pisa, Lucca e Livorno. Ha progettato e realizzato numerosi lavori in vetro per l’arredamento di alberghi, studi professionali, negozi, ristoranti e abitazioni in Italia e all’estero. Tra i lavori più importanti da citare c’è la vetrata scenografica in oc- 56 casione di un grande programma televisivo della Rai all’interno di Bussola Domani, Lido di Camaiore (Lucca). Ha realizzato una grande vetrata e un lucernario in un albergo di Bagdad in Iraq, una grande quadrifora nella parrocchia di via Pisana a Livorno. Dagli anni Ottanta ad oggi, lavora più frequentemente nell’attività pittorica e sperimenta nuove tecniche su supporti in vetro, tela, legno, resina, stagno, fusione di rame e ottone, carta e cartone misurandosi con la real- tà artistica attuale e conoscendo numerosi artisti e critici con i quali scambia esperienze professionali. ha esposto presso Asilo S. Francesco di Pisa Misericordia di Pescia Centro Cattolico studentesco di Zambra (Pisa) Biennale Nazionale arte moderna di Taranto Camera di commercio di Pisa Associazione pro loco Cerreto Guidi Comune di Venezia Galleria Cinema Ariston Pisa Club Mediterrané Pisa Comune di Livorno Chiesa di Asciano Pisa Mostra artigianato expo Pisa Mostra accademia di belle arti Firenze Mostra Comune di Pinerolo Torino Chiesa S. Maria della Spina Pisa “I vetri di Mantegna” Decima edizione rassegna pittorica lido di lesolo Venezia Concorso mostra comunale Castelnuovo Garfagnana Lucca Mostra circolo culturale delle arci Ponsacco Pisa Grande installazione pittorica centro commerciale Pisanova - Pisa Importante mostra chiesa medievale S. Zeno - Pisa 11 marzo Installazione dipinto presso la pubblica assistenza di Madonna dell’Acqua – Pisa Mostra consorzio di bonifica Ufficio Fiumi e Fossi (Pisa) Mostra Torretta Medioevale Calcinaia (Pisa) Mostra Collettiva “Profili d’Arte”, Palazzo Blu (Pisa) contatti Raffaele Mantegna Via Sant’Agostino 47, Pisa - Tel. 3477621843 e-mail [email protected] - www.artemantegna.it