Biografia
Romualda Sciuto nasce a Giarre nella
provincia di Catania. Sin dalla giovane età ha
una spiccata inclinazione per le arti figurative;
frequenterà, infatti, l’Istituto Statale d’Arte
della sua città natale, dove affinerà il suo estro
artistico.
Il percorso artistico e creativo di Romualda
inizia con la sperimentazione di svariate
tecniche di pittura, ma anche e soprattutto
con l’utilizzo dei telai manuali per la
produzione tessile.
Lo stile prediletto da Romualda al tempo degli
studi è il figurativo, specialmente relativo alla
riproduzione di volti e ritratti. Capolavori
dell’arte di grandi Maestri della pittura del
calibro di Giovanni Battista Tiepolo, Amedeo
Modigliani e E.H.Paul Gauguin hanno ispirato e influenzato Romualda. Il primo per la
bellezza dei volti (Vecchio con barba -1963, Donna con pappagallo-1968), il
Modigliani per la composizione nei ritratti (Viso di Donna-1969), e infine Gauguin per
la particolare tecnica nell’utilizzo del colore ma anche la capacità nel saper catturare
la natura (Girasoli), e scene di vita quotidiana. Tutti stimoli necessari alla formazione
del talento artistico di Romualda.
Durante il percorso scolastico l’artista predilige la tecnica di pittura ad olio su
supporto in tela e telaio ligneo. La pastosità dell’olio insieme alle peculiarità di
questa tecnica che consente di intervenire a più intervalli, saranno il mezzo
prediletto per esprimere estro e sperimentazione. Romualda continuerà a utilizzare
questa tecnica per molti anni dopo il completamento delle scuole, nutrendo la
passione della pittura conciliandola con gli impegni di famiglia e lavoro.
Come i più grandi pittori della storia, anche in Romualda l’istinto creativo dell’artista
riaffiora in diversi momenti della vita, ripresentandosi poi in maniera “esplosiva” in
ricorrenza del matrimonio del primo figlio. L’espressione artistica che ne deriva da
questo evento avrà ripercussioni sulla sua produzione artistica, con una consistente
e florida realizzazione di opere.
Il linguaggio espressivo subisce mutazioni ed evoluzioni nell’arco di pochi mesi, nel
quale Romualda si riscopre in nuove tecniche, utilizza materiali nuovi e
contemporanei capaci di raccogliere più velocemente il suo flusso creativo.
L’astrattismo con cui l’artista si propone dal 2011, contiene frammenti del passato,
volontà di esprimersi con un nuovo linguaggio, sperimentazione di tecniche, libertà,
volontà di ritrovare lo spazio ed il tempo ibernato in se stessa.
La battaglia interiore in cui
l’artista si ritrova, non
genera violenza ma
riscoperta, il desiderio di
riappropriarsi della gioia,
materializzandola per poi
spalmarla sulla sua
tavolozza e liberarla
definitivamente nelle sue
opere. Acrilici su qualunque
supporto reperibile
diventano i nuovi mezzi e
strumenti per raccontare
“Emozioni” ed esprimere
stati d’animo, un “Io
recondito”. E’ anche l’occasione per ricercarsi ed evolversi nella scomposizione del
figurativo.
L’esigenza di Romualda nel comunicare e diffondere messaggi parte dalla ricerca
della bellezza e della serenità interiore, che si esprime con l’uso totale del colore per
toni a dispetto della forma. La sfumatura è la prediletta (Dune-2015), la linea spesso
è stilizzata (Anfiteatro-2012), scomposta o frammentata acquisendo persino
corposità in una solida pennellata (Volo di Libellule-2013), che spesso si
contrappone all’uso di mosaicati dettagli (Universo-2012).
Nel corso degli ultimi anni Romualda ha anche raccontato gli effetti della crisi
Europea sulla società e nella quotidianità. Questi temi sono affrontati con note
spesso ironiche leggibili nel linguaggio espressivo delle opere (L’urlo-2013, Pianti -
2013). Periodi di crisi socio-economica sono inoltre rappresentati su supporti meno
nobili come il cartone che sostituisce il legno o la tela. Quasi a contrapporsi o al
voler reagire, una maggiore ricchezza è destinata alla tecnica pittorica che spesso
include foglia d’oro, ed anche alla presentazione nell’opera ultimata con ricche
cornici lignee dorate e argentate (Serie Bizantina 2013 - Intrecci 2013).
Nel corso degli anni Romualda è maturata artisticamente definendo un’identità
nuova con cui firma le sue opere “Romua”. Il nuovo debutto espressivo viene
presentato attraverso due esposizioni personali dal titolo “Emozioni” (2012) e “Io
recondito” (2013). In queste occasioni Romua si esprime con opere di grandi
dimensioni dalle cromie forti con la predilezione per rossi, azzurri, oro e nero
(Astratti 2012-2013). Nonostante l’artista si sia allontanata dalle norme e il rigore del
primo periodo pittorico, non è raro ritrovare la geometria e il dettaglio, associati alla
meticolosa cura che si mescola con la pennellata repentina.
Dal 2011 al 2015 Romua partecipa attivamente a mostre, riceve inviti per esposizioni
nazionali (Roma, Firenze, Catania), salotti per artisti contemporanei a confronto.
Sono occasioni in cui gli artisti si scambiano pareri, ricevono critiche, tutti elementi
necessari capaci di generare nuovi spunti per la crescita basata sulla genuinità ma
soprattutto sull’amore per l’arte contemporanea.