Biografia
Salvatore Dimilta è nato nel 1962 nel comune di Accettura, circondato dai magici boschi della provincia di Matera.Cresce però all'estero e fino ai 10 anni cerca una radice di appartenenza che lo spinge fin da piccolo a comunicare tramite il disegno.Inizia presto a lavorare ma non abbandona mai la sua passione per l'arte, frequentando corsi di pittura presso vari artisti. A 21 anni si trova in Toscana dove gestisce un bar, il contatto coi personaggi locali lo spinge verso la ritrattistica fino ad approdare a New York dove riceve il primo incarico su commissione. La passione si fa concreta, da cui la frequentazione di corsi universitari dove apprende la padronanza dei colori acrilici che sposano al meglio la sua tecnica spontanea ed istintiva.Il caos e la folla newyorkese lo spingono paradossalmente verso figure senza volto ne umanita.Negli anni novanta giunto a Miami recupera un rapporto più naturale con la gente e le sue creazioni sviluppano sullo sfondo di paesaggi rocciosi, un tema di verde natura.Nelle gallerie d'arte che fioriscono ne periodo di maggior fermento della realtà del sunshine state appaiono varie sue opere vendute con successo. Tanti anni della propria gioventù passati all'estero, lo spingono di nuovo verso le sue radici, torna in Basilicata, dove organizza una personale ed espone il materiale accumulato lungo il suo percorso." Le rocce si animano dove l'umanità è di pietra". E' il 1995 quando in Toscana incontra l'artista Mario Mariotti e partecipa ad un evento presso ex stazione Leopolda a Firenze dal titolo Al muro. A questo punto una svolta, nel periodo della piena maturità, l'attività lavorativa prende necessariamente il sopravvento sulla passione. Molti anni dedicato al settore dell'allestimento lo portano a contatto con nuove materie.Anche nella professione trova uno sfogo naturale alla sua creatività, continuando ad esporre e vendere le sue opere con costanza . Oggi maturano nuovi progetti e di nuovo la sua necessità di esprimersi liberamente, lo portano alla vena attuale, La forza dell'essere, sia toro sia pesce, mettendo l'opera stessa a contatto con la natura che l'ha ispirata.