V. Cracas L'ELITE new 2009 "Selezione Internazionale d'Arte"

Sergio Graziosi ha vissuto da prottagonista una stagione artistica di grande rillievo, muovendo i primi passi nel mondo della pittura e della letteratura a fianco di eminenti personalità come Buzzati, Quasimodo, Treccani, Sassu, Guttuso ed altri, per indirizzarsi ben presto verso una linea evolutiva personale di grande respiro culturale, originale sul piano della rappresentazione, basandosi sulla forza delle proprie convinzioni.
Pervenuto da autodidatta all'attività artistica, mise a frutto i naturali talenti, dimostrando nei suoi lavori finissima sensibilità, capacità di elaborazione tematico/simbolica e di appropriato uso delle tecniche in relazione ai contenuti. Appassionato d'arte che nel corso dei secoli ha nobilitato la civiltà umana, espressione suprema di bellezza, divenne anche collezionista e le opere da lui raccolte oggi sono in un Museo a lui dedicato.
La pittura di Graziosi degli esordi (anni cinquanta) manifesta predilezione per una figurazione sobria, per nulla appariscente, determinata a rappresentare situazioni, drammi e momenti particolari dell'umanità contemporanea. Negli anni successivi la tavolozza dell'artista accoglie colori forti, decisi, le rappresentazioni divengono sempre più emblematiche, mentre lo stile tende ad evocare atmosfere surreali miste ad espressionistiche tensioni.
Graziosi diviene autore di una pittura che trae dalle proprie radici intellettuali problematiche di universale interesse, liriche finezze, pudiche malinconie, ma anche dosi notevoli di graffiante ironia e disincantato scetticismo. Le coloriture amplificano spesso le sonorità dei rossi e dei gialli (soprattutto) e movimentano all'interno di esse sottili passaggi di tono, contrastando con altri innesti cromatici, efficaci e raffinati, di ocre, verdi e turchini. Le stesse caratteristiche, peraltro, che ritroviamo anche nei lavori grafici e in quelli in cui varie tecniche si complementano in risultati di grande vivacità rappresentativa, a riprova della grande duttilità espressiva di Graziosi, cantore di realtà, sogni, illusioni, emozioni del nostro tempo, in cui è facile rispecchiarsi.