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IN UN SOGNO PREMONITORE IL MODO PER DIPINGERE IL
VOLTO DELLE DONNE
Guanti in lattice, pennelli e colori. E non sono lì per caso. Sono gli strumenti per raggiungere le
donne, per renderle eterne sulla tela. Un'opera, per dirsi completa, deve trasferire emozioni a chi
si ferma a guardare. Ma le sue muse, disegnate sempre di schiena per non voler mostrare il
volto, non lo convincevano. E il pittore che non prova sentimento per le proprie figlie si sente
avvilito. L'incapacità di raffigurare le facce attraverso i pennelli è il vero scoglio da
superare. Manca qualcosa, ma non è certo la sua vena artistica o la fantasia.
E' il modo per esprimerle, forse. Ed un sogno gli svela il modo per
realizzare ciò che insegue fin da bambino: da allora le sole mani sono i suoi pennelli.
Il suo nome è Silvano Oliveri e ha fatto della pittura una passione. Il suo rapporto con l'arte
comincia presto e già a dodici anni si dedica ai trafori su legno raffiguranti Topolino, Paperino o
Coccobill. Si divertiva allora e si diverte adesso. Ecco il segreto che lo accompagna fin da
ragazzo. «Sono sempre stato autodidatta ? sottolinea Oliveri ? perché la pittura è una passione e
come tale l'ho sempre affrontata. Mi devo divertire e sentire per primo delle emozioni altrimenti
non avrebbe senso dipingere. Questo è alla base del mio modo di vedere l'arte».
VADO LIGURE, L' ISPIRAZIONE DEI PAESAGGI
Originario di Milano, si sposta nel 1998 a Vado Ligure per lavoro. E da qui non andrà più via,
rapito dal mare e dai paesaggi mediterranei. «Mi sono trasferito per via di un posto vacante
all'azienda Infineum ? continua Oliveri ? e, dopo più di dieci anni passati qui, non posso che
essere soddisfatto della scelta fatta, sia dal punto di vista della qualità della vita e sia dal punto
di vista artistico. La vita sul mare è un misto di emozioni che ha sempre ispirato il mio modo di
pitturare e mi ha dato la possibilità di aprirmi a nuove scenari». E il suo primo quadro, dipinto in
Liguria raffigurante una veduta del faro di Porto Vado, è l'esempio di come l'ambiente influenza
l'artista e l'arte. I paesaggi lo stimolano, lo aiutano nel suo percorso pittorico. Si rifà agli
impressionisti e al loro modo di dipingere con strati intensi e densi sulla tela. Il mare d'inverno
lo aiuta a trovare la tranquillità e a liberare la mente, i colori dell'estate sono adrenalina pura ed
eccitazione.
LA SVOLTA IN UN SOGNO
Ma esprimere sulla tela la natura o un panorama non ha mai rappresentato un problema per
Oliveri. La difficoltà era rappresentare i volti, soprattutto quelli femminili.«Non ho mai capito il
perché ? ribadisce Oliveri - ma dipingere il viso di una persona attraverso l'uso del pennello mi
è sempre risultato difficile. Preso dallo sconforto avevo deciso di lasciare stare e dedicarmi a
quello che mi soddisfaceva di più a livello artistico. Penso che il fatto di non essere in grado di
dipingere con il pennello i volti mi abbia permesso di scoprire una tecnica del tutto nuova di
affrontare la pittura». E la svolta del suo percorso ha inizio proprio da un sogno. «In una notte di
qualche anno fa ? afferma sempre Oliveri con un filo di voce per l'emozione ? ho fatto un sogno
strano. Ero davanti alla tela e non avevo le mani per poter impugnare il pennello e dipingere. Il
brutto presagio mi ha stimolato ad iniziare a fare pittura direttamente con le mani. E ora eccomi
qua». Già, eccolo qua nel suo piccolo studio circondato dalle sue donne. Perché ciò che prima
era difficile con il pennello è diventato facile con le mani. Volti in bianco e nero si sovrappongono
sulle pareti e sui cavalletti nel retro del negozio ?Zenzero?, dove Oliveri e sua moglie gestiscono
la vendita di articoli di bigiotteria. All'opera con guanti in lattice e occhiali sul naso Oliveri
sembra più un chirurgo che un pittore. Ma ciò che fa strano è vedere le dita scorrere sulla tela
con naturalezza e dar vita a volti che manifestano la bellezza femminile. Alle volte non sono le
capacità ad essere all'altezza ma sono il modo e il metodo che non funzionano. E se è il nostro
inconscio a manifestarsi attraverso un sogno, non si può che seguirlo e cambiare sistema.
Perché a volte la soluzione è più vicina di quanto non si creda.