Simone Bellucci vive a Limite sull'Arno vicino Firenze.
Un pó eclettico e molto curioso, ha pensato bene un giorno di iniziare a sporcarsi le mani di colore, entrando in punta di piedi nel mondo dell arte, ma con
l' intenzione ed il sentore di dover lasciare le peoprie impronte dietro di se.
Tutto e cominciato con i disegni a matita per poi passare all' acrilico, la tempera, pastelli a cera, gessi, pennarelli, pennelli, spatole, digitale ed in fine, ho voluto sperimentare anche l' odore particolare dei colori ad olio.
L' astrattismo è stata la corrente artistica che come una calamita mi ha attirato verso la pittura, gettando su di me luci ed ombre del panorama artistico.
Adoro la pittura astratta perchè secondo me, di fatto non esiste, non si puo copiare, ne fotografare è solo qualcosa che in un primo momento si trova nella mente dell'artista, ma soprattutto nelle sue mani, nel suo cuore, nel modo di percepire un emozione..
É il prodotto di un pensiero che non si puo vedere se non dopo che è stato dipinto o disegnato da colui che lo sta creando.
Questa si può dire che sia stata la mia partenza, l' apripista verso le conoscenze dell arte.
Ho riportato i miei disegni e composizioni di colore su tele sempre piu grandi per aumentare la massima espressione astratta che si genera soprattutto sulle grandi dimensioni. In concomitanza ho lavorato sempre più alla realizzazione di opere in formato digitale.
Molto presto peró mi accorgo della vastita di opere che si possono trovare sul mercato e mi rendo subito conto che per potersi distinguere, c è bisogno di qualcosa di originale. Qualcosa che c'è ma non c'è.
La mia ricerca artistica sará improntata pertanto verso la scoperta di qualcosa di nuovo piu che sullo studio di qualcosa del passato.
Un giorno, con una foto scattata durante una passeggiata, comincia il mio percorso "Chirale di rilettura dell immagine" con le opere che entreranno a far parte di un nuovo filone artistico : "Nuove prospettive".