Biografia

Stefano Lo Voi, è un giovane pittore palermitano. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo, indirizzo pittura. Grazie ai tre anni spesi nell’ambiente palermitano, ha raggiunto una consapevolezza maggiore del linguaggio pittorico e delle sue espressioni. Successivamente, terminato il triennio in Accademia, ha conseguito il titolo Magistrale in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Palermo.

La sua ricerca artistica verte soprattutto sull’espressione grafica. La tecnica da lui maggiormente adottata è, infatti, china su carta, con cui crea grovigli e trame che compongono figure e ambienti inghiottiti in un silenzio che ricorda le realtà metafisiche e surrealiste. La sua ricerca parte soprattutto dalla riflessione su se stessi nella proiezione dell’ambiente e delle sue dinamiche, della sua evoluzione e involuzione per certi aspetti. I suoi lavori mostrano un linguaggio non sempre riconoscibile, il suo modo di creare evolve e muta sempre al punto da poter dire che quasi non esista una “firma” che identifichi Stefano Lo Voi (cosa che, invece, molti pretendono da un artista). Il suo è infatti un lavoro versatile, la sua ricerca un caos che trova l’equilibrio nelle diverse tecniche artistiche, dal disegno alla pittura, dalla scultura alla fotografia. Per Stefano Lo Voi “essere artisti del proprio tempo significa essere consapevole dei mezzi nuovi e delle tecniche, padrone nel

saperle usare”. Ma la tecnica è realmente fonte di libertà? Forse si finisce per esserne schiavi, ridursi a mero strumento dell’età contemporanea. Si rischia di assecondare troppo ciò che desidera il mondo e dimenticare ciò che di più primitivo abita nel profondo del proprio io, ciò che chiamiamo “componente primordiale”. Ed è per questo che Lo Voi ci spiega come sia importante continuare a guardare al mondo semplice che ci circonda. Molti infatti sono gli artisti che dopo qualche anno nel “mondo moderno” sono tornati alla pittura di origine, quella in cui risiede apparentemente la “semplicità” delle piccole cose.