Aldo Maria Pero

Presentazione della Personale di Savona

Il maestro veneziano Tarquinio Bullo continua la sua personale nella Galleria Arte del XXI Secolo con pochi quadri rappresentativi di molte idee. C'è in lui il senso della festa, della vita improntata ad una gioia panica nel  sentirsi in armonia con l'universo, tanto è vero che a volte i suoi quadri suggeriscono echi delle poesie che il fante Giuseppe Ungaretti scriveva durante le veglie nelle trincee del Carso. In molte tele c'è il senso del dinamismo proprio di molti protagonisti della stagione futurista, mentre in altre il colore nel suo armonizzarsi sulla tela pare sospinto da un movimento endogeno che crea, invece di descrivere, la scena rappresentata.

Bullo, da buon veneziano, talora indulge a rappresentare figure gioiosamente in maschera, anche se qualche volta l'impressione generale che ne deriva è quella di un'ambigua situazione in cui si ride per dimenticare le urgenze della vita. Spesso il disegno si allarga a comprendere vasti sfondi di un paesaggio che si propone con la libertà rappresentativa e coloristica dei Fauves, interpreti del colore quale anarchia e stato d'animo piuttosto che come elemento della figurazione.

Bullo è un grande protagonista dell'attuale stagione pittorica e insieme il ponte di transizione fra le più significative emergenze dell'arte contemporanea e le intuizioni del futuro ispirati da una poetica di profonda suggestione nella quale si contemperano elementi del recente passato e le più aggiornate forme di espressionismo astratto e di puro astrattismo, giocato su una ricca palette di colori vivaci e smorzati in un'ebbrezza di rara capacità espressiva.