Biografia

nota autobiografica-" Che cosa posso dire di me stesso' non saprei, ciò che so è che per quanto riguarda la pittura come spressione artistica, nel senso di esternalizzare al di fuori di noi stessi, sentimenti , desideri idee quasi idealistiche di libertà o utopistici desideri insoddisfatti, mi riesce naturale fin dalla più tenera età, e quando mi immergo in questo fantastico mondo riesco a provare grandi sensazioni di benessere, come s e riuscissi in qui momenti ad elevarmi su un piano spirituale , pur rimanendo in un contesto materico. E' ciò che provo anche ascoltando dei brani musicali o delle poesie, o osservando sculture  o dipinti di altri artisti, tutti modi espressivi diesaltazione di sentimenti , hanno secondo me quella matrice spirituale , oserei  quasi dire divina che esalta in noi la parte più nobile della nostra umana natura, che ci differenzia perciò dalle altre creature terrene. Tornando con i piedi a terra , per restare in tema, posso dire che la crescita artistica ha avuto un lento  ma progressivo sviluppo, iniziava ancor prima di andare a scuopla negli anni '60 e proseguiva seppur con varie interruzioni dovute alle vicissitudini della vita, fino ad oggi, in modo più o meno autodidatta, ho sempre cercato di esprimere ciò che mi turbava, o a l contrario momenti di gioia o di conpiacimento attravwerso i miei quadri usando il colore con il suo fascino, più che il disegno per "parlare2... usando toni talvolta forti e decisi, altre volte colori tenui e sfumati . A causa dei mille problemi che nel corso della vita ho dovuto affrontare, non ho mai avuto il tempo materiale di potermi espreimere al di fuori del mio contesto, partecipando a mostre o altre rappresentazioni, in modo costane e o devciso forse anche per un poco di timore anche se non sono mancati riconoscimenti, apprezzamenti sinceri e incoraggiamenti in questo senso. Così oggi ho deciso, " nel mezzo del cammin di nostra vita", di provare a farlo. Il mio nome è Vittorio Mostardi, sono nato a Pisa il 30 marzo 1955, e in questa amata città vivo e lavoro, e qualche volta dipingo. Spero d'ora in pooi di farlo più spesso perchè la pittura è una finestra aperta al mondo, e trovo che più approfondisco la mia tecnica e più ignoro il suo vasto potenziale.

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