Dantebus edizioni edizioni Roma, Recensisce L'artista Vittorio Mostardi
Recensione All'Artista Vittorio Mostardi- opera " Infinity"
Il profondo autore Vittorio Mostardi fonda la sua raffinata pittura sull'idea che l'arte debba essere un trampolino di lancio per il cielo, un mezzo colorato per condurre l'essere umano dall'alto verso il basso. Le opere di Vittorio dunque, sono invase da uno " spirito libero e lirico", come afferma l'artista stesso, che tanto spazia nel mondo visibile, quanto si eleva al divino e allo spirituale, senza tralasciare ilo sogno, la visione e la memoria. Ad eccezione dell'opera Whinter Armony che priva di soggetti umani, raffigura interamente il perco0rso artistico dal basso sino alle vette ed è quindi un visivo manifesto programmatico della pittura di Vittorio; per il resto, invece, ci troviamo di fronte alla figurazione di persone, con una particolare attenzione alle donne , ai bambini, agli anziani e agli animali. L'osservatore, quindi, in prima battuta è catapultato nel mondo reale e quotidiano, nel quale si celano uno o più elementi che possono elevare allo spirituale, spesso passando anche dal mondo interiore. é il caso di " Iris vacanza sul Lago, dove la donna dal nome e dal vestito floreale, mentre siede a fianco ad un cane addormentato e di fronte alla frutta sul tavolo, intrigantemente lascia scoprire una spalla, così come la mela a metà sul tavolo richiama Eva e il peccato originale. E tuttavia con il quadro "Finestra sullo sfondo che lo spettatore si eleva. I paesaggi manzoniani e da sfondo Leonardesco, Dove si miscelano lago, borgo e montagne, con una dedizione al particolare tanto da miniatore, quanto sfumata da naif, porta in un'altra dimensione spazio-temporale, laddove lo stesso uomo in barca è il simbolo dell'essere che naviga sull'esistenza. Lo stesso tema acquatico e di imbarcazione viene ripreso in infinity, laddove inizialmente il soggetto protagonista è il giovane pescatore, dall'aspetto gioioso, che raccoglie le reti davanti al piccolo peschereccio, ma come suggerisce lo stesso titolo il vero protagonista è l'infinito, di cui il sole spalanca le porte e del quale il cielo produce uno spettacolo cromatico meraviglioso.
Più sottile invece, il punto di collegamento con l'immenso nell'opera " La Terrazza". In primo piano, infatti, appaiono una splendida donna, su un balcone fiorito assieme ad un gatto sornione: Qua, la via d'accesso al cielo è rappresentata dai magnifici occhi azzurri della ragazza, che hanno rubato al firmamento un po' della sua vernice, sollevando l'osservatore alla bellezza più elevata, come costituiscono una finestra sul mistero, esattamente come quella dello sfondo. Ancora, alla stessa maniera in il "Suonatore di Violino nelle Favelas"è proprio la musica ad essere il trait d'union fra finito e l'infinito, mentre l'anziano suonatore, ad occhi chiusi, passa l'archetto sulle corde dello strumento, col fidato pubblico di un cane e di un uccello. Ancora, in giornata di Pioggia", mentre il resto del mondo scorre sotto l'ombrello, il ragazzino con impermeabile giallo e il pallone sotto al braccio non si rassegna. La via dello spirituale è aperta dallo stesso stesso fanciullo con il suo volgere lo sguardo verso l'altro oltre il cappuccio...
<< é da tanto che voglio scrivere: osservate più spesso le stelle.
Quando avrete un peso nell'anima, guardate le stelle o l'azzurro del cielo.
Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all'aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo.
Allora la vostra anima troverà la quiete,>>
( Pavel Florenskij)