Mostra in memoria di Malteno Bruno. Esposizione presso il Comune di Sesta Godano (SP)
In memoria di
Malteno Bruno
La Spezia 17/05/1930
La Spezia 15/01/2012
Malteno Bruno era impiegato alle Poste Centrali di La Spezia dall'età di 17 anni, il lavoro notturno comportava un successivo riposo che lui sfruttò dedicandolo alla pittura. Autodidatta, alla fine degli anni '40 iniziò con vari schizzi a matita per poi passare a ritratti di figure familiari nei primi anni '50. Seguirono, a cavallo tra gli anni '60 – '70,
marine e nature morte. Nel frattempo conosce e frequenta Franco Gargiulo, con il quale sperimenta e condivide uno studio a Carrara, il quale lo aiuta ad intraprendere lo studio della figura umana, interesse che però abbandonerà dopo poco. Negli anni '80 si riavvicina alla sua terra, la Val di Vara, prende una casa in affitto a Groppo di Sesta Godano, il paese dal quale la sua famiglia era partita. Suo padre Silvio era stato adottato da contadini della zona e una volta sposato andò ad abitare con la moglie, Adele Antognoli, a Mescejo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale Malteno fu costretto ad andare presso i nonni materni per tutta la durata della guerra. Tra la metà degli anni '70 e gli inizi degli anni '80, nacque il suo ciclo “naif”, uno stile che mise insieme luoghi e personaggi di due terre come la Val di Vara e la Sardegna, luogo a lui caro legato alla sua passione per la pesca. I suoi paesaggi diventarono testimoni di una vita bucolica divisa tra scene di campagna e scene di interni.