Biografia
Il Prof. Vittorio Laudadio nasce ad Ancona nel 1943 e viene a mancare nel 2020 purtroppo. Pittore, incisore e grafico, ha maturato i suoi studi artistici a Napoli, trasferendosi in seguito in Sardegna, dove ha esercitato la professione di insegnante di Educazione Artistica, prima a Carbonia, poi a Escalaplano, per giungere definitivamente ad Iglesias, che diventerà la sua città.
La sua carriera artistica ha inizio nel 1965, allorché partecipa alla Biennale di Iglesias (CA), organizzata dal Gruppo Sardes. Da allora inizia ad intensificare la sua partecipazione ad avvenimenti artistici, prendendo parte a numerose rassegna d'arte su tutto il territorio nazionale, come a Milano, Roma, Bologna, Varese, Ferrara, Cagliari e tante altre città. anche all'estero.
attivissimo partecipa anche a svariate collettive all'estero, tra le quali ricordiamo:
"Arte Contemporanea", nel Quebec - Canada; l'Art EXPO '81 a San Francisco; la 15^ Collettiva l'Album in Spagna; il Trofeo Città di Istambul, a Istambul - Turchia; la Rathaaus Berlin Charlottemburg, a Berlino; il Mundial '86 Exposition, a Città del Messico - Messico; l'Art EXPO California, a Los Angeles - USA.
Le sue opere figurano in musei d'arte, collezioni pubbliche e private presso numerose gallerie. d'Arte e presso banche Nazionali.
Delle sue opere si sono occupati vari critici tra i quali: Fappani, Crapanzano, Falossi, Cecconi, Serradifalco, Terlizzo, Puviani, Cornotto, Sica, Vargiu, Becacccini, Bellomo, Pistono, Marmina, Muscas.
Scrive di sè l'Artista:
Perché faccio, ho fatto, l'artista. E' una domanda che spesso mi è stata rivolta. E' un atto involontario. Mi mettevo a lavoro, da solo, bisognoso di "sentirmi". E' sempre stata una metamorfosi e un processo nel contempo. E' sempre stata la necessità di vagabondare, di reinventarmi come uomo, di rigenerare il mio universo. La mano prendeva il sopravvento e portava sulla tela i miei pensieri, coordinandoli in segni materici. Assumendo un atteggiamento più discorsivo, dirò che fare l'artista, ha significato essere un viaggiatore dell'immaginario e l'uomo, per temperamento, si nutre di immaginario a tutti i livelli. L'artista è un viaggiatore sempre in conflitto con le sconfinate discariche dell'abitudine, del conformismo e della moda. Il rapporto artista - pubblico, oggi, determina il successo o meno del lavoro in termini di qualità. Proprio per questo motivo, penso che essa sia legata inesorabilmente alla capacità delle opere di essere "lo specchio dei tempi", di essere contemporanee, di stabilire scambi di relazioni emotive con il pubblico, oggi notoriamente più colto e raffinato. Questa pagina o Quaderno d'Arte, ideato e impaginato da mio figlio, ha l'ambizione di richiamare l'attenzione di tutti, attraverso un itinerario storico fatto di riflessioni, giudizi e soprattutto immagini, per un viaggio affascinante nel vasto mondo dell'arte.