Descrizione

L'opera raffigura due realtà esistenziali separate dallo scorrere di un fiume. Sullo sfondo vediamo una città disabitata, caratterizzata da alberi spezzati, dove l'aria è irrespirabile e insostenibile (smog). Questa città rappresenta una situazione di degrado, un luogo morto, dove non c'è occasione per il futuro, l'assenza. Gli alberi che sono cresciuti sul terreno sono privi di linfa vitale e identificano l'individuo che apparentemente si sente finito, spento dentro. Quest'ultimo pensa di vivere una situazione senza soluzione, ma non è ancora a conoscenza dell'essenza che gli appartiene. E' qui che subentra la quercia, che splende di luce propria, figura femminile predominante dell'altra realtà, nonchè unico vero messaggio di quest'opera. La lacerazione presente sul tronco della quercia rappresenta le sconfitte, la perdita delle speranze e il totale fallimento; questo può essere apparentemente un messaggio "negativo". La sofferenza provoca il pianto, le cui lacrime rinforzano e nutrono i germogli di cui è sovrastata, le radici e la terra, dando vita all'essenza; messaggio positivo, infatti, dell'opera. Il taglio fa fuoriuscire la luce, il bagliore dell'anima, la forza di affrontare tutto, la perseveranza. L'anima esplode in speranza che nutre e che rende forti i sogni.