Descrizione

L'opera è stata realizzata su una tavola in legno recuperata, dove al di sopra sono stati applicati una serie di strati di materiale plastico successivamente bruciato con cannello e verniciato. Infine sono stati apposti parti di vecchie minuterie che sono state disposte in maniera tale da creare un ramo con dei fiori.

L’utilizzo dei materiali da riciclo e la stessa natura rappresentativa dell’opera (il ramo con fiori che attraversa la tavola) sviluppano il concetto di “rinascita”. In particolare viene creta una contrapposizione tra: l’aspetto estetico come la “bellezza” e il “brutto” sotto forma di rifiuto, si crea così il discorso di base di “seconda vita” in quanto l’aberrante si trasforma sottochiave estetica e diventa aggraziato, rappresentativo e quindi riprende vita, da qui “rinasce”.

Anche lo stesso utilizzo di determinati materiali sono il frutto di una scelta che mette in contrasto le materie naturali come il legno con quelle plastiche e metalliche di natura artificiosa. Quindi l’origine del prodotto naturale come il legno che soccombe alla metamorfosi dell’industria (plastica e metallo) ma che ritorna alla natura in chiave figurativa, il fiore.