Descrizione

Eccomi ancora nella rappresentazione di una immagine che la mia tendenza surreale presenta in stile Fantasy: “Atavian”.

Il titolo rimanda il contesto in un tempo imprecisato, arcaico o comunque ad un’era così remota da averne perso la memoria.

Un tempo in cui la figura del capo, del sovrano rivestiva un’importanza primaria e imprescindibile; è ciò che si vede nel dipinto dove viene raffigurato in atteggiamento imperioso, serio, duro e, al tempo stesso, riccamente adorno.

Il sovrano reca, incastonato sulla fronte, un diamante dai riflessi violacei come emblema della sua maestà e potenza e porta un copricapo faraonico. Egli sembra non avere pupille, perché il suo sguardo non è in stato di veglia, ma di trans, cioè un superiore stato di coscienza in cui esercita il suo dominio e si esplicano misteriose facoltà.

La sua figura domina la scena dove, in un primo piano sminuito d’importanza, compaiono quattro guerrieri: sono i sottoposti più importanti del capo; essi darebbero la vita per obbedire al loro sovrano che viene elevato quasi al rango di divinità. Essi vivono per il loro capo.

In ultimo piano, prima del cielo, c’è una piramide tronca come emblema della potenza e del mistero insito nel contesto; e ai suoi lati sono collocate due fiere feroci che, come ne “la scala degli Dei”, enfatizzano il tutto.

Il cielo tempestoso dello sfondo è d’obbligo anche in questo caso in cui non si può fare a meno della classica “cornice” romantica.