BATTIMENTI 2.5/2
Descrizione
G R O S S I / R I Z Z A T O / M A L T A G L I A T I < B A T T I M E N T I> (2019)
Nei primi anni ’60 il musicista Pietro Grossi propone ricerche di musica elettronica programmata, usando una metodologia comune con l’arte visiva cinetica e optical.
Il legame si evidenzia attraverso alcuni suoi spartiti, nella grafica della sua musica. Arte e musica, presentano – come scrive nella rivista Marcatre nel 1965 – affinità nella “… riduzione dei mezzi, nella concentrazione di ricerca di valori con un minor numero di mezzi possibile. Vedo che i quadri usano pochi colori; noi usiamo pochi suoni e cerchiamo di ottenere da essi tutti i valori che possono dare.”
Intorno al 1965 Grossi, registra un repertorio di eventi sonori presso lo Studio di Fonologia di Firenze, tra cui “Battimenti”. I battimenti sono un fenomeno di fisica acustica provocato dalla sovrapposizione di una o più onde sonore. Lo scopo era creare del “materiale sonoro” da utilizzare per altre composizioni.
“Battimenti” possono essere ascoltati anche come opera compiuta, tanto che alcuni, come Albert Mayr, uno dei maggiori collaboratori di Grossi all’epoca dello studio “S 2F M” di Firenze, si sbilanciano definendo “Battimenti” come una delle opere “più affascinanti del secolo scorso” per la massima espressività pur nell’essenzialità del suono.
In questi stessi anni ’60 il pittore Romano Rizzato realizza lavori che richiamano all’arte cinetica e optical. In questi lavori la centralità è il movimento e l’uso di pochi colori, spesso solo bianco e nero.
Oggi in questo progetto <BATTIMENTI> Rizzato realizza un lavoro, ispirato al suo periodo optical-cinetico degli anni ’60-’70, concepito però, con il solo fine di poter (grazie alla collaborazione del musicista Sergio Maltagliati) essere letto come spartito musicale.
Maltagliati usa 11 frequenze di suoni, da 395 a 405 (le stesse usate da Grossi), combinate in base a quanto “suggerisce” la grafia delle “partiture” di Rizzato.
Il materiale sonoro ottenuto è poi modificato dal software “autom@tedMusiC” generative music software (versione 2.5) che genera in modo completamente automatico un ascolto sempre diverso.
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