Bilderberg U.S. Army 30/05-02/06 2024 Chi ha visto Benno principe consorte dei Paesi Bassi con la tessera Nazista n. 2583009 del 1º maggio 1933

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quadri in vendita online - Bilderberg  U.S. Army  30/05-02/06  2024 Chi ha visto Benno principe consorte dei Paesi Bassi con la tessera Nazista n. 2583009 del 1º maggio 1933

Descrizione

 31 maggio 2024

Gruppo Bilderberg,

tutti i nomi del meeting

2024: chi sono gli italiani

 

Si è aperto ieri il 70mo meeting del gruppo Bilderberg, la riunione "di leader politici ed esperti dell'industria, della finanza, del mondo accademico, del lavoro e dei media", come riporta la nota ufficiale, al centro delle più svariate speculazioni sulle élite che governano ili mondo. I Bilderberg Meetings quest'anno si tengono dal 30 maggio al 2 giugno 2024 a Madrid, in Spagna, e sempre secondo le comunicazioni ufficiali i temi chiave della discussione sono lo stato dell'Intelligenza artificiale, la sicurezza nell'IA, i progressi nella biologia, il clima, le tensioni geopolitiche e le guerre, le sfide economiche dell'Occidente e il panorama politico degli Stati Uniti, Cina, Russia e Medio Oriente. 


Ma chi fa parte del meeting di quest'anno? La lista dei 132 nomi è stata pubblicata online e figurano leader politici, economisti, imprenditori, finanzieri, giornalisti e via dicendo (a questo link tutti i nomi). Gli italiani sono cinque: non tutti nomi noti al grande pubblico: Marco Alverà (Co-Founder di zhero.net), Lorenzo Bini Smaghi di Societé Générale, Michele Della Vigna di Goldman Sachs, lo scrittore e politologo Giuliano da Empoli, la giornalista e conduttrice di Otto e mezzo Lilli Gruber, e l'ex premier e senatore a vita Mario Monti. 


Gruber assente a Otto e mezzo, al suo posto Floris: ecco perché 

Gruber assente a Otto e mezzo, al suo posto Floris: ecco perché

Cos'è il gruppo Bilderberg? Fondata nel 1954, la conferenza annuale è "volta a promuovere il dialogo tra Europa e Nord America. Ogni anno sono invitati a partecipare all'incontro 120-140 leader politici ed esperti dell'industria, della finanza, del lavoro, del mondo accademico e dei media. Circa due terzi dei partecipanti provengono dall'Europa e il resto dal Nord America; circa un quarto dalla politica e dal governo e il resto da altri settori", si legge nella nota. Gli incontri si svolgono secondo la Chatham House Rule, che stabilisce che i partecipanti sono liberi di utilizzare le informazioni ricevute, "ma non possono essere rivelate né l'identità né l'affiliazione dei relatori o di qualsiasi altro partecipante".

Fonte:

https://www.iltempo.it/attualita/2024/05/31/news/gruppo-bilderberg-tutti-i-nomi-meeting-2024-chi-sono-gli-italiani-monti-gruber-biologia-39485088/


Gruppo Bilderberg

Conferenza annuale


Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici e politici.


Storia 

La prima conferenza, nata per iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller, si tenne il 29 maggio 1954 presso l'hotel de Bilderberg a Oosterbeek, vicino ad Arnhem, nei Paesi Bassi. L'iniziativa di tale prima conferenza fu presa da molte persone, incluso il politico polacco Józef Retinger, preoccupato dalla crescita dell'antiamericanismo nell'Europa occidentale e col fine di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico, economico e militare.[1][2]


Per quella prima conferenza furono contattati il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il primo ministro belga Paul Van Zeeland e l'allora capo della Unilever, l'olandese Paul Rijkens.


Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld a sua volta coinvolse Walter Bedell Smith, capo della CIA.[3] La lista degli ospiti fu redatta invitando due partecipanti per ogni nazione, uno per la parte liberale e l'altro per l'opposta parte conservatrice.[2] Cinquanta delegati da undici Paesi europei insieme a undici delegati statunitensi parteciparono a quella prima conferenza.[4]

Il successo di questo primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente con Retinger nel ruolo di segretario permanente. Alla morte di Retinger divenne segretario l'economista olandese Ernst van der Beugel nel 1960 e in seguito la posizione fu rivestita da Joseph E. Johnson, William Bundy e altri.[5] Molti partecipanti al gruppo Bilderberg sono capi di Stato, ministri del tesoro e altri politici dell'Unione europea ma prevalentemente i membri sono esponenti di spicco dell'alta finanza europea e anglo-americana.

Fonte: 

https://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg


Bernhard van Lippe-Biesterfeld

principe consorte dei Paesi Bassi


Bernhard van Lippe-Biesterfeld (nome completo in tedesco Bernhard Leopold Friedrich Eberhard Julius Kurt Karl Gottfried Peter; Jena, 29 giugno 1911 – Utrecht, 1º dicembre 2004) è stato principe consorte dei Paesi Bassi dal 1948 al 1980, in quanto marito della regina Giuliana.


Figlio del principe Bernhard, lo zio Leopoldo IV lo elevò dal rango comitale a quello principesco nel 1916, ma dal 1937 divenne principe dei Paesi Bassi in virtù delle nozze con Giuliana. Dallo stesso anno era conosciuto ufficialmente con il trattamento di Altezza Reale. Il suo soprannome informale era Benno.


Biografia


Apparteneva alla famiglia sovrana tedesca dei Lippe-Biesterfeld ed era figlio del principe Bernhard di Lippe (1872-1934) e della baronessa Armgard von Sierstorpff-Cramm (1883-1971). Il suo unico fratello, Aschwin van Lippe (1914-1988), sposò la principessa Simone Arnoux (1915-2001).


Poiché il matrimonio dei suoi genitori non era conforme alle leggi sul matrimonio della Casa di Lippe, inizialmente fu considerato morganatico,[3] quindi a Bernhard fu concesso alla nascita solo il titolo di Conte di Biesterfeld.[4] Lui e il fratello avrebbero potuto succedere al trono del principato di Lippe solo se l'intera casata regnante si fosse estinta. Nel 1916, suo zio Leopoldo IV di Lippe come principe regnante elevò Bernhard e sua madre a principe e principessa di Lippe-Biesterfeld, accordando così retroattivamente lo status dinastico matrimoniale dei suoi genitori.[4]


Dopo la prima guerra mondiale, la famiglia di Bernhard perse il Principato tedesco e le entrate che lo avevano accompagnato, ma la famiglia era ancora ragionevolmente benestante. Bernhard trascorse i suoi primi anni al castello di Reckenwalde, la nuova tenuta della famiglia nel Brandeburgo orientale. Ha studiato privatamente e ha ricevuto la sua prima educazione a casa. All'età di dodici anni fu mandato in collegio a Züllichau (oggi in Polonia). Diversi anni dopo fu trasferito in in un collegio a Berlino, dove si diplomò nel 1929.


Ha studiato legge all'Università di Losanna, in Svizzera, e a Berlino. In quest'ultima città, acquisì anche una passione per le auto veloci, l'equitazione e per la caccia.


Mentre era all'università, Bernhard si unì al partito nazista, con tessera n. 2583009 del 1º maggio 1933[5] fino al termine della sua carriera universitaria. Sebbene fosse un assai "tiepido" sostenitore della democrazia, il principe non fu mai conosciuto per avere opinioni politiche radicali o esprimere sentimenti razzisti, sebbene ammise di aver simpatizzato per un breve periodo con il regime di Adolf Hitler. Partecipò alla resistenza antitedesca e poi alla liberazione di Amsterdam.


Secondo rivelazioni della rivista Newsweek del 5 aprile 1976, le attività di spionaggio di van Lippe a favore delle unità speciali delle Schutzstaffel nell'industria chimica IG Farben sono documentate dalle testimonianze del processo di Norimberga.

Nel dopoguerra assunse importanti posizioni nell'industria petrolifera, in particolare con la Royal Dutch Petroleum (Shell Oil) e nella Société Générale de Belgique. Fu presidente del Gruppo Bilderberg fino a quando, nel 1976, diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese. Il primo ministro dei Paesi Bassi ordinò una inchiesta sul fatto, mentre il principe Bernhard si rifiutò di rispondere alle domande dei giornalisti, affermando: "Sono al di sopra di queste cose". Il 26 agosto 1976 un rapporto sulle sue attività, censurato e dai toni moderati, venne rilasciato pubblicamente e il principe fu costretto a dimettersi dalle sue posizioni militari (tenente ammiraglio, generale e ispettore generale delle forze armate). Lasciò anche i suoi incarichi nei consigli di amministrazione di molte imprese, enti benefici, del WWF e di altre istituzioni e accettò inoltre di non indossare più le sue amate uniformi. In cambio, gli Stati Generali dei Paesi Bassi accettarono che non ci fosse nessun processo penale. Il governo aveva manipolato il rapporto sulla condotta del principe ed aveva rimosso i casi recenti di corruzione, mentre i casi che vennero resi pubblici erano andati in prescrizione e non erano più perseguibili.

Fu presidente del Worldwide Fund for Nature (WWF) dalla fondazione dal 1961 fino al 1971.

Fonte:

https://it.wikipedia.org/wiki/Bernhard_van_Lippe-Biesterfeld

il POST

BLOG

di Francesco Cataluccio

Domenica 12 giugno 2016


Il segreto polacco 

del club Bilderberg


In famiglia e tra gli amici vengo sempre preso in giro perché sostengo, con passione, che i polacchi sono ovunque, anche quando non sembra, perché il loro cognome è stato cambiato. Se si parla di Bernie Sanders, non manco di far notare che è figlio di ebrei polacchi, come la bellissima Lauren Bacall (Betty Jane Perske) e la battagliera sindacalista nonna di Lou Reed (Shirley Novick) e centinaia di altri importanti cittadini americani (non tutti riconoscibili dal cognome: come invece Zbigniew Brzezinski o il socio di Steve Jobs, Steve Wozniak); dello scrittore Joseph Conrad, non manco di far notare che in realtà era polacco e si chiamava Józef Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski; così come gli artisti Roland Topor o la scienziata Maria Curie che, come Nicola Copernico era, appunto, polacca (e da signorina si chiamava Skłodowska)…

Ma pochi sospettano che c’entri un polacco anche con il “misterioso” Club Bilderberg, del quale in questi giorni si parla nuovamente per una riunione a porte chiuse di alcune persone “potenti e influenti”, che scatena le paronoie di coloro che ovunque vedono complotti.


Józef Retinger (1888-1960) ha avuto una vita così avventurosa e, per certi versi misteriosa, che meriterebbe un grande romanzo. Ci limiteremo a raccontarla qui per sommi capi. Ratinger nacque a Cracovia (che allora faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico), quarto figlio di Józef Stanisław Retinger, che lavorava come consulente legale presso il celebre patriota e imprenditore conte Władysław Zamoyski (1853-1924), alle cui dipendenze lavorò anche Wyncenty Szymborki, padre della poetessa, premio Nobel, Wysława. All’improvvisa morte del padre, il giovane Józef (Giuseppe) fu preso sotto la protezione del Conte Zamoyski che immaginò per lui un destino da prete e lo fece studiare in seminario. Ma Retinger, prima di prendere gli ordini, si tirò indietro “spaventato dalla prospettiva del celibato”. Rimase tuttavia molto legato, per tutta la vita, all’ordine dei Gesuiti.

Sempre finanziato del Conte Zamoyski, che era nato e avevo studiato in Francia, nel 1906 Józef si iscrisse alla Sorbona dove, brillantemente, si laureò soltanto due anni dopo. I suoi primi interessi furono legati allo studio della letteratura e la sua prima pubblicazione fu: Histoire de la littérature française du romantisme à nos jours (B. Grasset, Paris1911). Quindi si trasferì in Inghilterra e fece amicizia con il suo compatriota Józef Conrad sul quale scrisse un importante studio che ancor oggi merita di esser letto: Conrad and His Contemporaries (Minerva, London 1941 e Roy, New York 1942).

Józef Retinger (1888-1960) ha avuto una vita così avventurosa e, per certi versi misteriosa, che meriterebbe un grande romanzo. Ci limiteremo a raccontarla qui per sommi capi. Ratinger nacque a Cracovia (che allora faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico), quarto figlio di Józef Stanisław Retinger, che lavorava come consulente legale presso il celebre patriota e imprenditore conte Władysław Zamoyski (1853-1924), alle cui dipendenze lavorò anche Wyncenty Szymborki, padre della poetessa, premio Nobel, Wysława. All’improvvisa morte del padre, il giovane Józef (Giuseppe) fu preso sotto la protezione del Conte Zamoyski che immaginò per lui un destino da prete e lo fece studiare in seminario. Ma Retinger, prima di prendere gli ordini, si tirò indietro “spaventato dalla prospettiva del celibato”. Rimase tuttavia molto legato, per tutta la vita, all’ordine dei Gesuiti.

Sempre finanziato del Conte Zamoyski, che era nato e avevo studiato in Francia, nel 1906 Józef si iscrisse alla Sorbona dove, brillantemente, si laureò soltanto due anni dopo. I suoi primi interessi furono legati allo studio della letteratura e la sua prima pubblicazione fu: Histoire de la littérature française du romantisme à nos jours (B. Grasset, Paris1911). Quindi si trasferì in Inghilterra e fece amicizia con il suo compatriota Józef Conrad sul quale scrisse un importante studio che ancor oggi merita di esser letto: Conrad and His Contemporaries (Minerva, London 1941 e Roy, New York 1942).


Nel 1944, all’età di 56 anni, Retinger fu paracadutato nella Polonia occupata, per la rischiosa “Opreazione Salamandra”, in aiuto alle resitenza, assieme al tenente Tadeusz Chciuk-Celt (1916-2001), che dopo la guerra sarà redattore e vice direttore della sezione polacca di radio Europa Libera, a Monaco di Baviera.


Dopo la guerra, non potendo tornare nella Polonia comunista, Retinger divenne uno dei paladini dell’unità Europea e fondò il Movimento Europeo, che portò alla nascita del Consiglio d’Europa, nel 1949, con sede a Strasburgo, dove abitava Retinger. Egli era un convinto sostenitore dell’unità, e a tal fine non aveva molta importanza come essa dovesse essere raggiunta. Apprezzava il coinvolgimento del grande business e l’influenza che esso aveva sul grande pubblico. Credeva che le differenze politiche e religiose nel mondo, che avevano provocato i conflitti tra gli stati, e persino all’interno di alcuni di essi, avrebbero potuto essere stemperate se le elite si fossero riunite insieme in un ideale aziendale: una rivoluzione guidata dal mercato. Così fu l’iniziatore, nel 1954, su iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller (“Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati”), delle Conferenze Bilderberg (la prima riunione si tenne il 29 maggio presso l’hotel de Bilderberg a Oosterbeek, vicino Arnhem, nei Paesi Bassi). Retinger, che aveva maturato un’autentica visione sovranazionale dei problemi politici ed economici, fu il segretario delle Conferenze Bilderberg, fino all’anno della sua morte, nel 1960.


Francesco Cataluccio

Ha studiato filosofia e letteratura a Firenze e Varsavia. Ha curato le opere di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. Dal 1989 ha lavorato nell’editoria e oggi si occupa della Fondazione GARIWO-Foresta dei Giusti. Tra le sue pubblicazioni: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi 2004; nuova ed. ampliata: 2014); Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio 2010); Che fine faranno i libri? (Nottetempo 2010); Chernobyl (Sellerio 2011); L’ambaradan delle quisquiglie (Sellerio 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio 2013); In occasione dell’epidemia (Edizioni Casagrande 2020); Non c’è nessuna Itaca. Viaggio in Lituania (Humboldt Books 2022).


Fonte

https://www.ilpost.it/francescocataluccio/2016/06/12/il-segreto-polacco-del-club-bilderberg/



Joseph E. Johnson (government official)

Joseph Esrey Johnson (April 30, 1906 – 1990) was an American government official who served with both the United States Department of State and the United Nations.


Born in Virginia, Johnson received his educatation at Harvard University. He was instructor in history at Bowdoin College and Williams College, becoming Associate Professor at the latter in 1938. In 1942 he joined the wartime State Department. Johnson became chief of the department's Division of International Security Affairs in 1945, having served as acting chief from 1944.[1]


From 1950 to 1971 he was president of the Carnegie Endowment for International Peace. As such he was a strong believer in making efforts towards international cooperation.[2] He was a member of the board of trustees of the World Peace Foundation in the early 1950s. During 1952–53 he was one of five members of the State Department Panel of Consultants on Disarmament and played a significant role in the panel's stark report about the dangers of nuclear weapons and relations with the Soviet Union.[2] From 1954, he was inaugural American secretary of the annual Bilderberg conference which discusses matters relating to European-American relations.[3] In 1962–63, he presented a plan to solve the Palestinian refugee crisis.[4][5] In 1969, he served as an alternate delegate on the US delegation to the United Nations, working under Ambassador Charles W. Yost.


Johnson was Vice President of the International Institute for Strategic Studies from 1965 to 1981.

https://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_E._Johnson_(government_official)


U.S. Civil War - U.S. Army

JOSEPH ESREY JOHNSON

DETAILS

RANK: FIRST LIEUTENANT (HIGHEST RANK: BREVET MAJOR)

CONFLICT/ERA: U.S. CIVIL WAR

UNIT/COMMAND:

COMPANY A,

58TH PENNSYLVANIA INFANTRY

MILITARY SERVICE BRANCH: U.S. ARMY

MEDAL OF HONOR ACTION DATE: SEPTEMBER 29, 1864

MEDAL OF HONOR ACTION PLACE: FORT HARRISON, VIRGINIA, USA

CITATION

Though twice severely wounded while advancing in the assault, he disregarded his injuries and was among the first to enter the fort, where he was wounded for the third time.

Medal of Honor Recipient Joseph E. Johnson

MEDAL OF HONOR RECIPIENT JOSEPH E. JOHNSON

ADDITIONAL DETAILS

ACCREDITED TO: PHILADELPHIA, PHILADELPHIA COUNTY, PENNSYLVANIA

AWARDED POSTHUMOUSLY: NO

PRESENTATION DATE & DETAILS: APRIL 1, 1898

BORN: FEBRUARY 5, 1843, LOWER MERION, MONTGOMERY COUNTY, PA, UNITED STATES

DIED: APRIL 30, 1911

BURIED: ARLINGTON NATIONAL CEMETERY (PM) (3-2278), ARLINGTON, VA, UNITED STATES


Fonte  https://www.cmohs.org/recipients/joseph-e-johnson


17 Febbraio 2024 

Dentro la Notizia 

GUERRA DAI CIELI! 

DOCUMENTARIO (oltre 10 fonti ufficiali). GEOINGEGNERIA militare e civile: dietro le motivazioni ufficiali del World Economic Forum, Onu, Ue secondo gli esperti si nasconde il reale scopo: "cataclismi ed estinzione dell'umanità"!


Guarda il video Telegram: 

https://t.me/dentrolanotizia/3702









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