Dreaming of the crash
Descrizione
“Dreaming of the crash” è il titolo di una musica contenuta nella colonna sonora del film “Interstellar”. Trovo che ci sia qualcosa di interstellare, inteso come infinito, incerto, da perdersi in spazi sconosciuti, anche nella vita di un uomo, che è, in fondo, la rotta che congiunge un punto di partenza a un punto di arrivo pressoché ignoto. Si comincia da bambini constatando come il tempo non passi mai o passi lentissimo, ritardando in questa maniera la realizzazione dei nostri propositi. Poi, a mano a mano si cresce e la percezione del tempo si modifica, e quasi senza accorgersene ci si ritrova a pensarla all’opposto di quando si era bambini. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia: ognuna di queste quattro vite, contenute nella vita principale, è come se vivesse già nelle altre contemporaneamente, nonostante la nozione di tempo ci dica che ognuna precede o segue l’altra. E allora immagino questo viaggio interstellare che è la vita come un volo nel blu “sognando l’impatto”, che può essere l’evento che dà un senso a tutta l’esistenza, ma anche quello che ne determina la fine o quello che la cambia irrevocabilmente, dove noi stessi ovunque andremo, ovunque approderemo, saremo sempre figli di quello che siamo stati e di quello che saremo. Nel quadro, sviluppato in verticale per dare il senso del volo, della caduta, del possibile impatto, predomina il blu, interrotto da un fascio di luce bianca che parte dagli occhi del bimbo raccolto in una posizione fetale. La luce “vitale” quasi taglia in diagonale la scena, dando risalto alle figure in volo della “giovinezza” e della “maturità”, probabilmente le fasi della vita dove, pur non conoscendo ancora bene se stessi e tutto quello che siamo in grado di esprimere, dobbiamo cercare di raccogliere il meglio che ci viene concesso.
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