Gocce di Vita
Descrizione
Qual è l’opera alla quale sei più affezionata?
«Sicuramente è il mio albero “Gocce di Vita”, nato nel 1997, mentre ero in attesa di mio figlio Alessandro. Per me è il ciclo continuo dell’energia e della vita stessa ed è il massimo della polarità tra cielo e terra. La “Goccia” che cade nel terreno, intesa come linfa vitale, nutre l’albero stesso che, affondando le sue radici, si connette al centro della Madre Terra e da lì risale sotto forma di energia e vapore. Poi, dal cielo ricade e aiuta un altro seme a germogliare e crescere, finché anche il nuovo albero avrà una “Goccia di Vita” da rilasciare. In questo albero ho visto e sentito il mio bambino che stava per arrivare, talmente piccolo, appunto: una goccia e come tale prendere il suo posto in questo oceano».
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