Descrizione

L’opera gioca sull’ambiguità sessuale del corpo nudo che viene rappresentato disteso con le spalle rivolte verso l’osservatore. L’identità del soggetto viene nascosta tramite un velo che nasce dal collo e copre il viso per arrivare alla sommità del corpo stesso verso le caviglie. Le linee del corpo definiscono, nella parte superiore, le spalle spigolose in cui si accenna un motivo decorativo; la schiena incontra i glutei e le cosce che assumono caratteristiche prettamente maschili, mentre la parte che contraddistingue il femminile all’interno del corpo è rappresentata dal seno appena accennato e visto di profilo. Il velo decorato all’orientale, dai toni caldi del rosa e del rosso, compie lungo la linea del corpo un percorso sinuoso ponendo lo stesso in una particolare luce che gli conferisce bellezza quasi come fosse un gioiello da esibire e da mostrare. Inoltre, in prossimità del viso, il velo nega quei tratti che caratterizzano l’identità della persona. Nello sfondo di colore giallo sono state dipinte delle linee verdi-turchesi che creano un senso di prospettiva, grazie al quale il corpo nudo viene situato in un punto nello spazio; questo, infatti, emerge dallo sfondo collocandosi in primo piano, per mettersi in un colloquio intimo con l’osservatore.