I also exist, Esisto anch'io!
Descrizione
Vuole comunicare un’immigrazione vissuta al sole, regolare, più sana, senza distinzione tra
le nazionalità, non più clandestino (come avvenuta negli ultimi decenni, fatta di un
itinerario tortuoso, travagliato, torturato e vissuto come il solo appiglio per costruire un
futuro. È improntata da un marcato trauma indelebile e di cui lasciti costringono a una
triste e dura realtà).
L’opera ribadisce quindi l’importanza di ogni singola essere vivente e il bisogno naturale
di movimento e di evoluzione.
POESIA Scelta
Erigere muri, porre limiti e piazzare barriere, non
colmerà i vuoti dei cuori, che vinti dall'avidità e
dalla competitività, non sono più in grado di
provare umanità. Si potrebbero erigere muraglie e
muraglie di piante!
Per proteggersi dal deserto, per ripopolare ciò
che ha malmesso l'uomo, per giovare alla nostra
salute, per avere dell'ombra in cui soffermarsi in
futuro.
Si potrebbero erigere argini e argini! Per
difendersi dai pericoli, per sviare il percorso di
un fiume e sfruttare le sue energie.
Oppure maturare attraverso la città vecchia!
Dove sorge “il muro del pianto” un luogo tra i
tanti carico di storie,
dove le civiltà hanno avuto origini, dove si è
manifestata la natura umana più efferata e
insensibile, ma dove ha saputo anche conciliare e
accettare le sue diversità.
Immigrare è ripartire dal nulla È un diverbio
interiore per consolidare la propria identità È
toccare e saggiare l’esistenza senza filtri.
È una scelta Un cammino spirituale Un passo
verso il futuro
L’evoluzione La consapevolezza La conoscenza
di sé, degli altri, non più estranei.
Una scia luminosa che unisce anche i punti più
remoti della terra.
E crea umanità, legami saldi e sinceri e ponti di
conoscenze diversificate.
Sokhna Mariama Diakhate - Alien
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