I Compianti rinascimentali
di Adfi
Descrizione
Si tratta di due Compianti di autori che hanno in comune il periodo storico e artistico. Il primo fu praticamente il primo, mentre il secondo operò nel convento di San Marco a Firenze nel bel mezzo di questo momento di rinascita e di riscoperta del passato.
Masaccio in questo affresco, presente nella parete di sinistra della Chiesa di Santa Maria Novella, compie più di un passo avanti nella Storia dell’Arte.
Crea su di una parete bidimensionale l’illusione che qualunque artista, che vuol rendere vera la propria opera, desidera avverare: creare l’illusione della Realtà.
I fedeli che al tempo di questo artista, vedevano quest’opera, restavano strabiliati perché davvero Masaccio, con l’aiuto della Prospettiva ideata da Brunelleschi, dava l’impressione di un’apertura impossibile che si apriva oltre la parete.
Qui Masaccio fa dire attraverso l’atteggiamento silenzioso di Maria ed il suo gesto che la morte di Gesù avvenne anche a causa nostra e ci intima con il suo sguardo lapidario che è forse il caso di imparare ad usare maggiormente il cuore.
Il Compianto accanto a questo è quello dipinto da Beato Angelico in una cella del Convento di San Marco a Firenze. Beato Angelico, anch’egli un frate domenicano e non solo un artista tra i più delicati in quel secolo rinascimentale, dipingerà tutte le celle dei suoi confratelli, il Capitolo, molte pareti di quell’edificio sacro.
Sono riuscita a riprodurre delle vesti della Madonna molto reali nelle pieghe ed anche l’espressione di dolore della Madre è estremamente realistica.
Ho posto poi autonomamente la luce in alto simboleggiante il Padre che era presente durante la Passione e la Morte del Figlio Suo.
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