Piedi, a cosa mi servono se ho le ali per volare?
di Adfi
Descrizione
Frida Kahlo fu un’artista che mi somiglia perché abbiamo avuto esperienze molto simili di vita, ma è totalmente opposta la conformazione che abbiamo dato ciascuna alla propria esistenza.
Come me lei ebbe seri problemi fisici a causa di un incidente stradale e come me imparò a rendere fruttuosi i lunghi periodi di stasi forzata. La sua Arte trae origine dall’osservazione meticolosa che faceva su di sé e sul suo viso in particolare.
Diversa da me l’organizzazione relazionale della sua vita con le altre persone.
Morì molto giovane, a 47 anni per un’embolia polmonare. L’anno precedente la sua morte – quindi fu una sorta di testamento? - produsse quest’opera che ho riprodotto così ad occhio – senza usare la quadrettatura – con china su carta. Rispettai la forma e fu facile da eseguire perché su di un semplice foglio ambrato feci questi tratti a matita che poi coprii con la china.
Questa è la mia interpretazione: l’artista li ha riproposti in una posa impossibile, sfrangiati alla caviglia come se fossero davvero inutili ed inutilizzabili, perché Frida dice A CHE MI SERVONO?! NON MI SERVONO e continua SE HO ALI PER VOLARE. Ed a lei che è morta giovane e che ha avuto l’esperienza di dolore fisico che implica il non muoversi, chissà come erano care le ali della mente con le quali volava anche in luoghi che erano inaccessibili per lei.
Ricordo con forza quel sentimento tenace e di grande speranza. Mi ha salvato quello! E l’averli dipinti rammenta al mio cuore quando ciò che ora stringo tra le mani, sembrava solo un sogno.
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento