''IL DUBBIO''
Descrizione
IL DUBBIO
E si vita mi perdo tuttavia
il mio lato oscuro proteggo da luce
per paura di scoprirmi ad un Sole
che ustiona la mia anima e mi restituisce sgomento e stupore
Ho girato i miei occhi a te
che prepotente
sei entrato come uragano nella mia mente
e il vento assordante ha sconvolto le figure intorno
ormai i miei sicuri ceppi non riconosco
Rimango immobile come statua per paura di sbagliare
e il mio destino affrontare
Mi proponi lusinghe filanti che come teneri rami si insinuano dolcemente nella mia mente a nidi formare
Ma vedo nubi all'orizzonte e tempeste gravi
Oceani con onde alte e tormentate che potrebbero inghiottirmi nella mia scialuppa implume con vele dilaniate e torte
Ma è anche vero che
di tutto questo tuo arrivare
intravedo cieli aperti e bagliori azzurri cui aggrappare la mia speranza
e spiagge da raggiungere
dove affondare la mia ancora
Fidarmi di te mi costa caro e sorta è la domanda
se lasciarmi sbattere e trascinare o se resistere come roccia erosa
o se mostrarti i miei desideri nascosti o cancellarti e nel buio sconosciuto sparire
Devo dare una risposta alle mie domande
così non posso più acquietare la mia errante traversata
Il sole che adesso brucia la mia pelle
rendendomi statua di roccia salata
ben presto so che diventerà gelo
e immortale resterò nell'attesa di un tuo invano ritorno
So bene che non posso chiederti di aspettare
tu sei uragano puro e primitivo
e che se ti voglio dovrò accettare
di tutto il dono
Dovrò accettare le nubi, i fulmini e le saette
così come i raggi in intravvedenti nuvole diradanti
Adesso sono stanca e ho trovato la mia risposta che sul mio volto stupito leggi
Non temere, a te sto venendo
e questo volto stupito che specchio mi rimanda
è il mio stupor per prima della decisione giunta
Lasciami solo ancora un attimo appesa
Lasciami ancora un attimo indifesa
Dammi il tempo di riassettare il mio vissuto che ormai accetto ito
Dammi il tempo di chiudere in un cassetto foto e sassi
e con la valigia in mano farò i miei primi passi
A Te chiedo solo una promessa....
..... di non essere più la stessa
(Michele Farina sul quadro di Natalia Caragherghi)
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