Il re del bosco
di Livio Billo
Descrizione
L’ideazione fa capo a Il ramo d’oro, dell'antropologo e storico delle religioni J. Frazer. La parte iniziale del celebre saggio è dedicata al mito e al culto italici di Diana, con la sfida al re-sacerdote in carica (Rex Nemorensis). Sua è la “figura scura […], con un luccichio d’acciaio sulle spalle […]”, effigiata sulla sinistra della tavola. In alto, a mo’ di luna, è inserita una medaglia bronzea, di per sé incongrua, non fosse che la “incongruità dei miti nemorensi” (ancora Frazier) ammette contaminazioni e riletture “altre” delle mitologie, per gettare ponti con la storia passata, riallineandola al presente. Il focus tematico e visuale resta comunque fisso sul sacerdote-custode del santuario della dea e sul sacro bosco dove un “ramo d’oro” ne celava il numen bellicoso. Così tanto da istigare – pur a rischio di vita e ignominia – il reggente a battersi con uno sbandato, scaltro e famelico come serpe, in un corpo a corpo che, tra luci e ombre notturne, ritualizza il divenire delle cose umane e il necessario cambiamento della natura.
L'opera è stata selezionata per il "Festival Prima Materia" e relativa mostra presso il Palazzo Sforza Cesarini, a Genzano di Roma (dal 2 nov. 2024 al 7 gen. 2025).
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento