Il senso della superficie
Descrizione
Il senso della superficie - acrilico su tela - 50x70 - 2011
L'opera tratta della apparente superficialità della gioventù di oggi.
In primo piano una giovane donna, anonima e senza volto, priva di
personalità, perfettamente omologata socialmente e
culturalmente e che ostenta a distogliere lo sguardo dall'orizzonte,
a non guardare il proprio futuro, senza intuire il vero senso delle
cose e a percepire il ruvido senso della superficie.
Sullo sfondo palazzi di una città grigia, abitazioni che sembrano
scatole vuote, senza anime, senza calore.
Una gioventù che guarda soltanto alla esteriorità, alla ruvida
superficialità delle cose, tronfia di una narcisistica
autoreferenzialità.
Tutto questo però solo apparentemente.
Infatti al di sotto della figura è rappresentato un mondo
(un'anima) indefinito, un mondo interiore in divenire: un ambiente
fumoso, nuvoloso, poco definito che non fa capire se trattasi di
mare o cielo, di nuvole o fuoco ma comunque rappresentante quel
magma interiore della gioventù, fatto di emozioni, voglia di vivere,
incertezza, paura.
Magma interiore che solo col tempo prenderà la sua forma
definitiva.
Infatti sarà la dea Nemese, dea della distribuzione della giustizia e
quindi dea della compensazione, che nel futuro di ogni giovane
(oggi superficiale e indifferente) farà dischiudere quel fuoco
interiore; sarà la dea Nemesi a compensare negli anni la informe e
incerta vitalità, la pura passione di una giovane vita in accorate e
profonde percezioni del proprio vissuto
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