Descrizione

Questa opera del 2018 testimonia la transizione fra un pittura in cui il disegno era protagonista, caratteristica del periodo 2012-2016, e una in cui il disegno comincia a essere secondario rispetto alle forme tracciate da superfici più ampie e omogenee. Tale nuova fase risponde a un'esigenza di pittura non materica, eterea, liscia e impalpabile, in cui l'emozione diventa palpito e vibrazione e il pensiero verbale, di cui il segno, il tratto, il DiSegno è filo conduttore, diventa meno dominante rispetto a una modalità di conoscenza della realtà basata sull'empatia.