Khorakhané (a forza di essere vento)
di Treviteo
Descrizione
La mia opera nasce dal profondo legame che sento con Khorakhané di Fabrizio De André, una canzone che mi tocca nel profondo per il modo in cui racconta la dignità e la sofferenza del popolo Rom, vittima di ingiustizie e di una memoria storica troppo spesso dimenticata. Attraverso questa canzone, De André denuncia l’emarginazione e l’oblio, temi che ho voluto rendere vivi nel mio dipinto, trasformando le sue parole in immagini che possano raccontare la dignità e la tragedia di questo popolo.
Nel mio quadro, ogni personaggio rappresenta una parte di me, della mia storia e dei valori che mi porto dentro. È un atto di memoria e di testimonianza, un tributo al messaggio di De André che parla anche di libertà, di umanità e del diritto di esistere al di là dei pregiudizi. Per me, quest’opera è anche una fusione di tempi e ricordi: l’ho iniziata nel 2013, in un periodo di grande ispirazione, e poi, con l’arrivo di Gaia e gli impegni familiari e lavorativi, è rimasta in sospeso per anni, fino al recente risveglio artistico.
In questo quadro ho voluto intrecciare non solo la storia del popolo Rom, come evocato nella canzone, ma anche il mio percorso personale. Ogni elemento visivo è un ponte tra la mia vita e il messaggio di Khorakhané: un invito a guardare l'altro con empatia e senza giudizio, cercando di comprendere e onorare storie di sofferenza e resilienza che meritano di essere ricordate.
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