quadri in vendita online - KRONOS 2

Descrizione

L'opera raffigura la "inconsapevole condanna dell'Uomo, e del creato, alla sua finitezza". Dell'Uomo che rispetto alla "sua condizione di pluriprigioniero" (del corpo e della Terra) non rinuncia e non si rassegna alla sua aspirazione d'infinito, di eterno. E' quella figura umana "alata" ma "incatenata alla caviglia" (parte bassa del corpo) che ne esprime tutto il tormento e il travaglio. Il suo sguardo è rivolto in basso, nonostante tenti di volare "alto", "oltre", non riesce a non distogliere lo sguardo da "questa" vita, dalla "sua vita" ( raffigurata dalla figura femminile nuda che continuerà a non manifestarsi tutta e per in intero). L'Uomo che si incunea nel varco delle due dimensioni, Il finito e l'infinito, l'uomo che con concitati battiti d'ali smuove, scheggia e crea delle porte sull'oltre (sopra l'orologio in basso se ne apre una) ma non sa che ad aspettarlo c'è il cerchio senza sbocco del finito (l'orologio superiore che chiude il varco e lo ricondanna alla "finitezza" e la colonna "spezzata") a riscommettere sulla scacchiera della vita l'illusione di poter essere artefice del suo destino, della "sua esistenza" che non sa essere già stata scritta e finita (la colonnina interrata, il libro chiuso verso sinistra, la penna posta sopra a sigillo, l'inchiostro finito e gocciolante, il foglio bianco). Quell'uomo che è costretto alla celebrazione quotidiana del "rito" del suo tempo, dei luoghi comuni, delle abitudini, delle convenzioni sociali. (il calice su base azzurra). Quell'uomo che posa le schegge del "suo sogno", sul libro della sua esistenza, che lo riguarda, ma che non gli sarà mai concesso di conoscerne il contenuto.

Pippo Spalla

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