La Cornacchia
Descrizione
il quadro fa parte del filone dei dipinti dedicate alla madre terra e i suoi molteplici aspetti.
In questo caso la madre terra affonda le sue radici nell'antica simbologia celtica e assume il ruolo di "pscicopompo", ossia: colei che accompagna le anime dei defunti.
Il significato della cornacchia è ambiguo. Tra i celti era uno dei volti della triplice dea, e può assumere connotazioni sia positive sia negative. In questo caso non ho voluto rappresentare la dea come la Morrigan: la dea sanguinaria che incita gli uomini alla guerra, ma la dea che accoglie tra le sue braccia i defunti e li riconduce alla terra.
Anche tra i nativi americani la cornacchia ha un doppio significato. Questa frase estrapolata da un sito la trovo molto vicina : "Da alcuni la cornacchia veniva intesa come un animale negativo portatore di presagi infausti ma in verità essa annuncia che tutto il creato viene creato dalla donna e dall'energia sacra generatrice, ecco che la verità reale e suprema non ottenebrata da falsi dogmi o leggi limitanti viene alla luce della mente per superare gli ostacoli della comprensione mentale (...)" (indianiamerica.it).
la tecnica è acrilico su una tavole di legno riciclata, ricoperta da una tela sintetica a trama larga. lo stucco in rilievo sono le radici e i fiori secchi ornano la chioma in una sorta di " natura morta".I colori sono quelli delle foglie cadute in autunno. Il volto di lei è pallido e triste come "l'altra faccia della luna", ma non spaventosa. Lei e la cornacchia sono tutt'uno.
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