La legge universale dell'economia, anno 2017
di Impedovo
Descrizione
* quadro vincitore sezione figurativo del “Premio Internazionale Arte Milano “presieduto dal Prof. Sgarbi
* quadro vincitore concorso Amor per Roma organizzato dalla Tornatora Gallery
Questo quadro riprende la tematica del disagio sociale e utilizza l'allegoria delle scatole accatastate per rappresentare il fallimento di tutte le teorie economiche ognuna delle quali, seppure in modo diverso, ha avuto come fine l'estensione del benessere. In realtà a partire dalle teorie liberiste, il libero mercato ha semplicemente concentrato la ricchezza presso una fascia ristretta di popolazione, così come le teorie marxiste hanno illusoriamente considerato, nell'ottica del divenire storico, transitoria e non permanente la condizione della classe sociale priva degli strumenti di produzione, il proletariato per l'appunto. In realtà nessuna evoluzione sociale e relativa presa di consapevolezza della masse ha avuto luogo successivamente alla rivoluzione industriale, quanto piuttosto un evoluzione continua del mercato e del suo controllo, attuato mediante sia l'estensione dei bisogni (non più primari o di necessità) e sia nelle forme stesse di produzione e soddisfacimento di tali bisogni. La costante resta la permanente povertà delle masse e la loro ricattabilità e sudditanza verso le classi sociali più elevate. Nel quadro è rappresentata allegoricamente tale costante nel suo permanere storico, nelle sembianze di una donna, ai margini sociali, che pur mantenendo la propria dignità, raccoglie gli scarti del consumo di massa tra i resti accatastati di quelle teorie (scatole) che hanno amplificato bisogni e produzione. Il riferimento al Leviatano di Hobbes vuole ricordare il concetto di "homo homini lupus" che riassume efficacemente la condizione umana, che partendo dallo stato di natura, è condizionata dai due fondamentali istinti che diventano i pilastri sociali che governano l'esistenza umana: l'istinto di sopravvivenza e quello di sopraffazione dell'altro.
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento