L'état, c'est moi !, anno 2017
di Impedovo
Descrizione
Il titolo riprende la celebre affermazione di Luigi XIV di Francia .
Nel quadro viene rappresentato colui che ha determinato significativamente il destino del nostro popolo con quelle scelte che hanno favorito mediante, il condizionamento dei governi, l'asservimento monetario all'Europa, la perdita progressiva di sovranità (e conseguentemente dello stato sociale), e una sempre più iniqua distribuzione della ricchezza. Un depauperamento progressivo del nostro popolo, esercitato scientificamente da governi pilotati, a vantaggio delle elite.
Il soggetto viene rappresentato iconograficamente in posa da regnante, scapigliato, mentre mostra la propria sciatteria, trasandatezza e decadimento nelle fattezze del viso, allegoria di un decadimento morale.
E viene rappresentato anche in un irrispettoso e disinvolto atteggiamento, in un modo arrogante di presentarsi ai sudditi (in mutande e col calzino calato) come emblema di un ostentato mantenimento del privilegio a fronte di un popolo sempre più irriso e sottomesso, disposto a tollerare e accettare la logica ineluttabile e incontrastabile del potere, anche quando questo si presenta palesemente nella spietatezza e bruttezza delle sue forme.
Solo il vigore apparente delle gambe simboleggia la ancora forte (e non decadente) capacità del potere di esercitare la sua forza e il suo condizionamento.
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