L'ultimo vecchio ponte
Descrizione
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.
L’ultimo vecchio ponte simboleggia metaforicamente la dimensione del viaggio tra vita e morte. La canzone Preghiera in gennaio è dedicata implicitamente a Luigi Tenco, è un abbraccio affettuoso che Fabrizio De Andrè dedica all’amico, una preghiera, un vero e proprio atto di pietà e comprensione nei confronti di tutti coloro che: “...all'odio e all'ignoranza preferirono la morte”. Nel brano di De Andrè esiste un unico indizio per rintracciare il ricordo di Luigi Tenco - morto suicida nel gennaio del 1967 dopo aver cantato al festival di Sanremo -, precisamente nel verso “ascolta la sua voce che ormai canta nel vento” è celata l’allusione alla professione di cantante. De Andrè rivolge un’invocazione a Dio affinché accolga tra le sue braccia coloro che hanno deliberatamente scelto di morire ricordandoci che i suicidi sono persone fragili e che più di altri hanno sofferto le durezze e amarezze della vita.
Il mondo naturale è descritto attraverso metafore - fiori e stelle rimandano ad una pace più profonda di quella terrena - e De Andrè immagina che l’amico stia percorrendo un sentiero fiorito per raggiungere il paradiso perché “non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio”. La rosa è il simbolo dell’elevazione spirituale e della bellezza. Il cammino è in salita ma all’apice una luce - il quinto elemento - schiarisce le preoccupazioni e porta ad una nuova vita, ad un'altra dimensione.
Beatrice Barletti
29 lug 2016, 21:21:50
Bellissima tutta la Tetralogia!!!