Descrizione

Quest'opera si presenta come un esempio di arte astratta contemporanea, caratterizzata da una predominanza di toni scuri su cui spiccano elementi chiari e accenti cromatici vivaci. La composizione è dominata dal nero, che funge da sfondo e cornice per un intricato intreccio di linee, texture e forme astratte, mentre il bianco centrale crea un forte contrasto visivo, attirando immediatamente l'attenzione dell'osservatore. Le linee sottili e graffiature danno un senso di movimento e tensione, come se la superficie fosse un terreno di esplorazione o conflitto visivo.

Gli accenti di rosso, sparsi strategicamente, aggiungono un dinamismo ulteriore, suggerendo una narrazione implicita o un'emozione intensa. Le tracce gialle e le griglie sottili sembrano richiamare una mappa o un diagramma tecnico, suggerendo una dimensione architettonica o concettuale. L'uso del bianco e del rosso può essere interpretato come una lotta simbolica tra luce e oscurità, ordine e caos, o forse tra il razionale e l'istintivo.

Dal punto di vista tecnico, l'artista sembra aver utilizzato una varietà di strumenti e tecniche, combinando pennellate decise, graffiature e sovrapposizioni per creare profondità e texture. Questo approccio conferisce al quadro una qualità tattile, invitando l'osservatore a esplorare i dettagli più minuti.

In termini di interpretazione, l'opera lascia spazio a molteplici letture. Il contrasto tra i colori e l'apparente disordine suggerisce un dialogo tra opposti, come stabilità e precarietà, costruzione e distruzione. La centralità del bianco potrebbe simboleggiare una luce o un'idea emergente in un contesto di complessità e incertezza.

In sintesi, questo quadro è un esempio potente di come l'arte astratta possa evocare emozioni e riflessioni profonde attraverso una combinazione di elementi visivi ben orchestrati. L'opera colpisce per la sua intensità visiva e il suo potenziale interpretativo.

Presente nel catalogo I biennale internazionale della riviera romana