Descrizione

Come si può dire da ignoranti che arte è solo ciò che può essere vivace? Qui non si parla di vivacità, ci permettiamo di giudicare qualcosa all'apparenza come se una vita intera bastasse a poter giudicare una persona, una cosa. Ci sentiamo in diritto di saper tutto e in diritto di poter da quest'opera giudicare l'artista, spento, vacuo, futile e insensato. C'è chi dirà che tale opera rappresenta un periodo oscuro, chi addirittura si spingerà a dire che quest'opera può essere fatta ad occhi chiusi, che chi l'ha prodotta non conosce nulla dell'arte, ma sappiamo davvero così tanto quello che è realtà? È come l'uomo, anzi è così, l'uomo ha bisogno di certezze e come Magritte riteneva, cadute quelle certezze l'uomo stesso si sente perso. Ecco allora che il genere umano mostra tutta la sua viltà, la stupidità. A cosa siamo arrivati? Si pensa che nel rosso, nel giallo, nell'azzurro esista l'arte, e questi colori? Questi colori che sulla mia tela hanno trovato spazio cosa rappresentano? Siamo abituati a vedere alla luce del sole, siamo abituati a sapere già tutto, non guardiamo nemmeno quello che ci circonda,perche se lo facessimo sapremmo che non esiste luce più intensa che quella vista nell'oscurità più profonda. Ecco che il bianco, il nero, il grigio in un vortice continuo di pennellate folli e veloci simboleggiano quello che l'essere umano mai comprenderà, guardare oltre le cose e non abbassarsi ad alcun pregiudizio, non siate razzisti, ogni colore è vivace se intrinseco della vita interna ed esterna dell'artista. Ogni colore vale quanto l'altro. Cit Michele D'Angelo .

13 Settembre 2016, opera realizzata con olio sia applicato su pennelli che direttamente su tela. L'arte esprime se stessi e per tale deve essere sincera, pura senza filtri, così come dal tubetto il colore fuoriesce direttamente sulla tela stessa. In maniera veloce, anzi velocissima, anche con due pennelli alla volta ho creato quest'opera in circa cinque, dieci minuti, spesso si crede che per esprimere una parte di se stessi ci vogliono anni, mentre basta concentrarsi e gettare fuori tutto quello che si sente, ecco come in poco tempo si può ottenere una parte di noi che nasconde tanto al suo interno su una tela così piccola. Far vedere le pennellate e la miglior cosa che potessi fare, così, per ingannare chi guarda l'opera stessa, la visibilità della pennellata nasconde quel che sotto essa stessa esiste, quella luce nell'oscurità di cui tanto parlavo.