Ondina
Descrizione
"Ondina" rappresenta una rilettura contemporanea della mitologia e del simbolismo femminile attraverso l'immaginario delle ondine, figure leggendarie che affondano le radici nel folklore europeo e negli scritti alchemici di Paracelso. Questi spiriti acquatici, spesso descritti come creature eteree e affini alle fate, incarnano il mistero dell’acqua, simbolo di trasformazione e inconscio. Nel folklore germanico, inoltre, le ondine emergono come esseri misteriosi e seducenti, vicini alle sirene della mitologia greca, dimoranti nei fiumi e nei corsi d’acqua.
L’opera si inserisce in una tradizione artistica che trae ispirazione dal movimento preraffaelita, in particolare dalla poetica visiva di Dante Gabriel Rossetti. I richiami sono evidenti nell’attenzione al dettaglio, nella palette cromatica intensa e vibrante, e nell’introspezione psicologica del soggetto.
"Ondina", tuttavia, nasce anche come un parziale autoritratto, scelta che rivela un’intima esplorazione dell’identità e della relazione tra l’artista e il tema rappresentato. Attraverso la fusione di mito e autobiografia, l’opera riflette una riflessione sul ruolo della donna come simbolo archetipico di vita, mistero e trasformazione, non limitandosi a celebrare un mito antico, ma offrendo una reinterpretazione personale e universale del femminile.
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