P2 e Nuntereggae più Rino Gaetano Festivalbar 1978

di World Art Education

quadri in vendita online - P2 e Nuntereggae più Rino Gaetano Festivalbar 1978

Descrizione

Da Dove Arriva Francesco Guccini 

Leggere per Credere nell'Impossibile


Buona Lettura 

Romina Petrini 


09 gennaio 2020


il libro 

Baldassarri controcorrente «Il mio amico Licio Gelli e la difesa dell’Occidente»


Paolo Gestri


Nel libro Gelli, Guccini, Bergoglio non sono affatto isolati, ma in buona ed ampia compagnia, soprattutto di coloro che, a giudizio dell’autore con ipocrisia, da “neri” sono diventati “rossi” , con nomi, cognomi e fatti che la storia e la stessa esperienza personale hanno indotto l’autore a rivelare. Farà discutere, probabilmente, la sua amicizia, mai rinnegata, con Licio Gelli, già maestro venerabile della Loggia Propaganda 2 (P2), considerato l’eminenza grigia dell’Italia del Novecento, su cui pesano ombre di scandali, intrighi, amicizie “pericolose” e collusioni con poteri più o meno occulti.

https://www.iltirreno.it/pistoia/cronaca/2020/01/09/news/baldassarri-controcorrente-il-mio-amico-licio-gelli-e-la-difesa-dell-occidente-1.38309267

 

FRANCESCO GUCCINI

LOGGIA PROPAGANDA 2 P2

ORRORE  _ ROMINA PETRINI 


Francesco Guccini & i Nomadi - 05 - Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) (Live 1979)

Guarda il video Youtube

https://youtu.be/p3lnZOy1eqM


Cazzaniga (nun te reggae più)

Avvocato Agnelli, Umberto Agnelli

Susanna Agnelli, Monti Pirelli

Dribbla Causio che passa a Tardelli

Musiello, Antognoni, Zaccarelli 

(nun te reggae più)

Gianni Brera (nun te reggae più)

Bearzot (nun te reggae più)

Monzon, Panatta, Rivera, D'Ambrosio

Lauda Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno

Villaggio, Raffa, Guccini

Onorevole eccellenza, cavaliere senatore

Nobildonna, eminenza, monsignore

Vossia, cherie, mon amour

Nun te reggae più


Nuntereggae più

Festivalbar 1978

Rino Gaetano 

Guarda il video Youtube: 

 https://youtu.be/Box75n10_Y0


16 DICEMBRE 2015


P2, da Silvio Berlusconi a Maurizio Costanzo, alcuni dei nomi più noti della lista Gelli


Le maggiori personalità che figuravano nell'elenco rinvenuto il 17 marzo 1981 durante le indagini sul presunto sequestro di Michele Sindona, in cui figuravano quasi mille iscritti alla loggia massonica


La lista degli affiliati alla loggia "Propaganda 2" fu rinvenuta il 17 marzo 1981 durante le perquisizioni nella villa 

e nella fabbrica di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi (Arezzo) nell'ambito delle indagini sul presunto rapimento di Michele Sindona. La presidenza del Consiglio dei ministri la rese pubblica il 21 maggio dello stesso anno. Tra i 962 nomi in elenco, 44 parlamentari, 2 ministri, un segretario di partito, 12 generali dei Carabinieri, 5 generali della Guardia di Finanza, 22 generali dell'esercito italiano, 4 dell'aeronautica militare, 8 ammiragli, magistrati e funzionari pubblici, direttori e funzionari dei servizi segreti, giornalisti e imprenditori. Molti dei personaggi inclusi nella lista hanno sempre professato la loro estraneità e hanno negato l'appartenenza alla loggia segreta, sostenendo di essere stati inseriti a loro insaputa. Per contro, la Commissione Anselmi avanzò l'ipotesi che la lista non fosse completa e che molti altri importanti personaggi iscritti alla P2 siano riusciti a non comparire nelle indagini.


Quello che segue è un estratto della lista che include le personalità di maggior rilievo politico, giudiziario, storico, economico e culturale. Tra parentesi il numero della tessera.


IMPRENDITORI FACCENDIERI E GOLPISTI


- comm. Licio Gelli (Arezzo, 440)


- Gioacchino Albanese (Roma, 913)

 (stretto collaboratore di Eugenio Cefis, 

fu coinvolto nello scandalo Eni-Petronim)


- Vito Alecci (Milano, 789) (convivente 

di Nara Lazzerini, segretaria di Licio Gelli, 

il 3 marzo 1985 morì in circostanze misteriose; la Lazzerini asserì trattarsi 

di omicidio)


- dott. Luigi Bisignani (Roma, 203)


- dott. José López Rega (Argentina, 591), capo dell'Alianza Anticomunista Argentina


- amm. Emilio Eduardo Massera (Buenos Aires, 478) (membro della giunta militare che rovesciò il governo di Isabelita Peròn con il golpe del 1976)


- Enrico Nicoletti (Roma, morto, 950) (costruttore romano, legato alla banda della Magliana)


- avv. Umberto Ortolani (Roma, morto, 494) (imprenditore, condannato per reati finanziari)


CAPITANI D'INDUSTRIA


- dott. Romolo Arena (Roma, 848) (partecipante al "Gruppo dei Tredici", 

ex presidente acciaierie di Terni - Italimpianti, ex direttore centrale e vicepresidente IRI)


- dott. Silvio Berlusconi (Milano, 625) all'epoca presidente Fininvest, poi fondatore di Forza Italia e dal 1994 

più volte presidente del Consiglio


- dott. Alberto Capanna (Roma, 553) 

(ex presidente della Finsider)


- dott. Giorgio Mazzanti (Roma, 826) (presidente ENI 1979-80, coinvolto nel caso ENI-Petronim)


FORZE DELL'ORDINE E SERVIZI SEGRETI


- ten. col. Sergio Acciai (Firenze, in sonno, fascicolo 113) (poi generale della GdF)


- magg. Giuseppe Aleffi, noto "Pino" (Pisa, 762) (comandò nuclei SIOS di Marisardegna e Camen, ex deputato 

di Forza Italia, relatore di un disegno di legge per la concessione dell'uso della bandiera nazionale al Corpo speciale volontario ausiliario dell'esercito dell'Associazione dei cavalieri italiani 

del Sovrano militare ordine di Malta, non rieletto nel 2001, candidato alla Camera con Italia dei Valori)


- gen. Giovanni Allavena (Roma, 505) (Generale dei Carabinieri, collaboratore 

di Giovanni De Lorenzo, comandante dell'ufficio D (informazioni) e del CCS (controspionaggio) e poi ultimo capo del Sifar; nel 1967, al suo ingresso nella P2, avrebbe trasmesso parte dei Fascicoli SIFAR a Gelli)


- amm. Gino Birindelli (Roma, 130) (ammiraglio di squadra, deputato del Msi dal 1972 al 1974, esponente di Democrazia Nazionale)


- gen. Ettore Brancato (Roma, 504), 

ex comandante del 3º Corpo d'Armata


- gen. Giuseppe Casero (Roma, 488) (generale dell'Aeronautica militare italiana, implicato nel Golpe Borghese)


- amm. Marcello Celio (Roma, 815) comandante del COMSUBIN dal 1977

al 1978


- gen. Luigi De Santis (Roma, capo gruppo 8, fasc 359) (generale dei paracadutisti; membro del Consiglio generale e presidente della Corte d'onore della Legione garibaldina)


- ten. col. Sergio Di Donato (Roma, 158) (dirigente del Sismi)


- gen. Vitaliano Gambarotta (Livorno, 225) generale dell'Esercito italiano


- amm. Antonino Geraci (Roma, 809) (capo del SIOS Marina)


- gen. Orazio Giannini (Roma, 832) all'epoca comandante generale della Guardia di Finanza


- gen. Raffaele Giudice (Roma, 535) (già comandante generale della Guardia di Finanza)


- gen. Giulio Grassini (Roma, 515) (direttore SISDE dal 1977 al 1981)


- gen. Giulio Cesare Graziani (Roma, 503) (aviatore e Medaglia d'oro al valor militare, fondatore di Democrazia Nazionale)


- ten. col. Santo Gucciardo (Siena, 867) (comandante gruppo Carabinieri di Siena)


- gen. Giuseppe Guzzardi (Roma, capo gruppo 1, fasc 694) (generale dell'Esercito)


- dott. Giuseppe Impallomeni (Palermo, 920) (capo squadra mobile Questura di Palermo)


- gen. Giuseppe Kunderfranco (Palermo, 372), (comandante della Capitaneria di Porto di Palermo)


- dott. Elio Cioppa (Roma, 658) 

(vice questore in servizio al SISDE)


- dott. Giovanni La Rocca (Perugia, 672) (questore)


- col. Giuseppe Lo Vecchio (Roma, 514) (implicato nel Golpe Borghese)


- gen. Gian Adelio Maletti (Roma, 499) (ex-capo del reparto D (controspionaggio) del SID, condannato per depistaggi per la Strage di piazza Fontana, ora cittadino sudafricano)


- gen. Vito Miceli (Roma, 491) 

(ex capo del Servizio Informazioni Difesa, implicato nel Golpe Borghese e nell'organizzazione Rosa dei Venti)


- col. Pietro Musumeci (Roma, 487) 

(ex generale del SISMI, condannato per calunnia aggravata nell'inchiesta della Strage di Bologna)


- gen. Giovambattista Palumbo 

(Firenze 135) (generale dei Carabinieri)


- gen. Franco Picchiotti (Roma, capo gruppo 4, fasc 495) (vice comandante generale dell'Arma dei Carabinieri)


- gen. sq. aerea Luigi Pirozzi (Roma, 854) (Vice Comandante delle Forze Aeree NATO del Sud Europa)


- col. Italo Poggiolini (Livorno, 575) (generale, comandante legione Carabinieri Livorno)


- gen. Osvaldo Rastelli (Bologna, 105) (generale dell'Esercito)


- gen. Giovanni Riffero (Torino, 486) (generale dell'Esercito)


- col. Vincenzo Rizzuti (Roma, 811) (ufficiale dei CC in servizio al SISDE)


- gen. Roberto Roselli (Roma, 99) (generale dei Carabinieri)


- magg. Mario Salacone (Roma, 163) (ufficiale del Sismi)


- gen. Giuseppe Santovito (Roma, 527) (capo del Sismi dal 1978 al 1981)


- ten. col. Michele Schettino (Torino, 761) (ufficiale dei Carabinieri)


- gen. Giuseppe Siracusano (Roma, 496) (generale dei Carabinieri)


- cap. Corrado Terranova (Taranto, 83) (ufficiale dei CC in servizio al SISDE)


- amm. Giovanni Torrisi (Roma, 631) (dall'agosto 1977 al gennaio 1980 capo di Stato Maggiore della Marina Militare 

e dal febbraio 1980 al settembre 1981 capo di Stato Maggiore della Difesa)


- dott. Giuseppe Varchi (Trapani, 908) (vice questore a Catania)


- col. Antonio Viezzer (Roma, 509) (ufficiale del SID)


- gen. Ambrogio Viviani (Novara, 828) 

(ex capo del SISMI, poi deputato del Partito Radicale)


DIPLOMAZIA


- Enrico Aillaud (Roma, 560) (Ex ambasciatore italiano in Cecoslovacchia (1960-1962), Polonia (1963-1968), Austria (1970-1973), RDT (1973-1975) 

e URSS (1976-1978); coinvolto nel dossier Mitrokhin, ex Presidente Ass. Italo-Austria, Interbanca e Ispi)


- dott. André Mandi (Roma, 363) ambasciatore


- dott. Saverio Porcari Li Destri (Cuba, 831), (ambasciatore a Cuba, senatore eletto in AN nel 1994, nel 1997 aderisce al CDU)


POLITICA E ISTITUZIONI


- onorevole Pasquale Bandiera (Roma, 114), Deputato del PRI dal 1972 al 1983. Sottosegretario alla Difesa dal 1980 al 1981


- on. Antonio Baslini (Milano, 483) già deputato del PLI (1963-1987) e sottosegretario agli Esteri dal 1979 al 1981


- on. Costantino Belluscio (Roma, 540) Deputato PSDI dal 1972 al 1987 e sottosegretario al Lavoro (1979-1980) 

e agli Esteri (1980-1981)


- on. Giulio Caradonna (Roma, 909) 

(ex deputato MSI, non ha aderito ad AN per contrasti con Gianfranco Fini).


Deceduto

- on. Vincenzo Carollo (Palermo, 295) 

ex presidente della Regione Siciliana 

e senatore DC


- dott. Massimiliano Cencelli (Roma, 897) politico


- on. Gianni Cerioni (Ancona, 843) deputato DC dal 1979 al 1983


- on. Aldo Cetrullo (Pescara, passato al Grande Oriente, 154) deputato PSDI dal 1963 al 1976


- on. Fabrizio Cicchitto (Roma, 945) 

(al tempo della scoperta della lista era parlamentare del Partito Socialista Italiano, è stato capogruppo alla Camera del Popolo delle Libertà, oggi in Ncd. 

Fu trovata la sua domanda di iscrizione)


- dott. Francesco Cosentino (Roma, 497) Segretario generale della Camera dei deputati dal 1962 al 1977


- on. Emo Danesi (Livorno, 752), deputato della DC dal 1976 al 1983


- on. Massimo De Carolis (Milano, 624) (all'epoca deputato DC, fu poi presidente del consiglio comunale di Milano per Forza Italia)


- sen dott. Danilo Dè Cocci (Roma, 404) parlamentare DC dal 1948 al 1976, è stato sottosegretario all'industria, 

ai lavori pubblici e al lavoro


- on. Filippo De Jorio (Roma, 511) 

(ex DC, in anni più recenti ha aderito all'Italia dei Valori, partito che ha lasciato in polemica con Antonio Di Pietro)


- on. Ferruccio De Lorenzo (Napoli, 25) Deputato del PLI dal 1963 al 1976, Sottosegretario alla Sanità dal 1972 al 1973


- prof. Franco Ferracuti (Roma, 849) (membro del comitato di esperti nel Caso Moro)


- on dott. Franco Foschi (Roma, 680) Ministro del Lavoro


- sen. Franco Fossa (Roma, 354) senatore PSI, Sottosegretario di Stato 

ai Lavori pubblici


- on. Aventino Frau (Roma, 533) 

deputato Dc, poi Forza Italia


- on. Ilio Giasolli (Roma, 556) segretario dell'ex ministro Carlo Donat Cattin


- dott. Francesco Gregorio (Roma, 803) (segretario generale Presidenza della Repubblica)


- on. Pietro Longo (Roma 926) 

(Minstro del bilancio e della programmazione economica 1983-85 

nel Governo Craxi I, segretario del PSDI dal 1978 al 1985)


- dott. Francesco Malfatti di Montetretto (Roma, 812) (segretario generale ministero degli Esteri)


- on dott. Enrico Manca (Roma, 864) (redattore del Giornale Radio Rai dal 1961 al 1972, Ministro del commercio con l'estero nel Governo Cossiga II e nel Governo Forlani, presidente RAI dal 1986 al 1992, morto nel 2011)


- on. Luigi Mariotti (Firenze, in sonno, 489) (Ministro della sanità per 4 volte, Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile 1968-69)


- dott. Giovanni Marras (Cagliari,737) (giornalista, all'epoca della scoperta della lista vicesegretario regionale Cisl della Sardegna)


- sen. Luigi Mazzei (Roma, 48) 

(senatore PRI, poi PSI)


- on. Vito Napoli (Roma, 887) (europarlamentare, morto nel 2004)


- dott. Bruno Palmiotti (Roma, 220) (segretario particolare del ministro 

Mario Tanassi)


- on. Mario Pedini (Brescia, morto nel 2003, 570) ( Ministro per i beni culturali 

e ambientali dal 1976 al 1978, Ministro della pubblica istruzione dal 1978 al 1979)


- on. dott. Rolando Picchioni (Torino, 808) (ai tempi dello scoperta della lista deputato della DC, poi passato nel CDU, nel Partito Popolare Italiano, nell'Udeur, nella Margherita e dal 2007 entrato a 

far parte del Partito Democratico)


- dott. Sergio Piscitello (Roma, 507) (capo cerimoniale Presidenza della Repubblica)


- dott. Michele Pizzullo (Roma, 145)

(direttore generale ministero della difesa)


- dott. Duilio Poggiolini (Roma, 961) (direttore generale servizio farmaceutico nazionale, coinvolto in Tangentopoli)


- dott. Felice Ruggiero (Roma, 847) (direttore generale del Ministero del Tesoro)


- dott. Gustavo Selva (Roma, 623) (ai tempi dello scandalo europarlamentare per la Democrazia Cristiana, ex direttore del GR2, poi deputato di Alleanza Nazionale e senatore di Forza Italia)


- on. Gaetano Stammati (Roma, morto nel 2002, 543) (Ministro delle finanze nel Governo Moro V, Ministro del tesoro nel Governo Andreotti III, Ministro dei lavori pubblici nel Governo Andreotti IV, Ministro del commercio con l'estero nel Governo Andreotti V e nel Governo Cossiga I, Ragioniere Generale dello Stato dal 1967 al 1972)


MAGISTRATURA


- dott. Carlo Martino (Torino, 252) 

(ex Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Torino)


- dott. Giovan Vincenzo Placco 

(Roma, 947) (magistrato di Cassazione)


- dott. Domenico Pone (Roma, 421) (magistrato di Cassazione)


- dott. Carmelo Spagnuolo 

(Roma, in sonno, 545) (all'epoca presidente di sezione della Corte di cassazione)


GIORNALISMO ED EDITORIA


- dott. Roberto Ciuni (Roma, 814) ex direttore dei quotidiani Mattino, Giornale di Sicilia, La Nazione


- Maurizio Costanzo (Roma, 626)

giornalista e conduttore tv


- dott. Giampaolo Cresci (Roma, 525) 

(ex vicedirettore generale Rai e direttore de Il Tempo. Morto nel 2003)


- dott. Stefano de Andreis (Roma, 939), giornalista fondatore dell'Agenzia di stampa Il Velino


-- dott. Franco Di Bella (Milano, 655) 

(ex direttore del Corriere della Sera)


- Massimo Donelli (Napoli, 921) 

( ex direttore di Epoca, già direttore di Canale 5)


- dott. Roberto Gervaso (Roma, 622) (scrittore)


- dott. Paolo Mosca (Roma, 813) 

ex direttore Domenica del Corriere


- dott. Luigi Nebiolo (Roma, 810)

(all'epoca direttore del TG1)


- dott. Giampiero Orsello (Roma, 60) 

(ex vicepresidente della RAI)


- avv. Carmine (Mino) Pecorelli (Roma, assassinato nel 1979, 235) (giornalista)


- dott. Giuseppe Pieri (Roma, 530) 

(vice direttore RAI)


- dott. Angelo Rizzoli (Milano, morto nel 2013, 532) (presidente Rizzoli-Corriere della Sera dal 1978 al 1983)


- dott. Bruno Tassan Din (Milano, morto, 534), (all'epoca della scoperta della lista, direttore generale della Rizzoli Editore, proprietaria de Il Corriere della Sera, implicato anche nel crack del Banco Ambrosiano, per cui verrà condannato nel 1996)


- dott. Mario Tedeschi (Roma, morto, 853) (membro della Xª Flottiglia MAS, direttore responsabile de Il Borghese 

dal 1957 fino alla sua morte nel 1993, negli anni '70 fu senatore per due legislature del Movimento Sociale Italiano)


BANCHE E FINANZA


- dott. Roberto Calvi (Milano, 519) presidente Banco Ambrosiano


- dott. Giovanni Cresti (Siena, 521) 

(ex direttore generale del Monte dei Paschi di Siena)


- dott. Alberto Ferrari (Roma, 520) 

(ex direttore generale BNL)


- dott. Giovanni Guidi (Roma, 830) 

(ex direttore generale Banco di Roma)


- avv. Gaetano Lo Passo (Messina, 43) (ex vicepresidente Sicilcassa)


- on. Loris Scricciolo (Chiusi, 125) 

(ex vicepresidente del Monte dei Paschi di Siena)


- avv. Michele Sindona (501, morto) (banchiere, presidente della Banca Privata Italiana, legato allo scandalo del Banco Ambrosiano, avvelenato in carcere in circostanze mai chiarite)


SPORT E SPETTACOLO


- dott. Artemio Franchi (Firenze, 402) presidente dell'UEFA


- Alighiero Noschese (Roma, morto, 343) (attore)


- Claudio Pica (in arte: Claudio Villa) (Roma, in sonno, 262) (attore e cantante, morto nel 1987)


- avv. Enrico Vinci (Roma, 282) (presidente della Federazione Italiana Pallacanestro)

 

NOBILI


 - dott. Edgardo Sogno Rata Del Vallino 

di Ponzone (Torino, morto, 786)


- dott. Carlo Ruffo della Scaletta 

(Firenze, 717) (nobile)


- dott. Vittorio Emanuele di Savoia (Ginevra, 516) (pretendente al trono d'Italia)


https://www.repubblica.it/politica/2015/12/16/news/p2_i_nomi_piu_importanti_della_lista_gelli-129591682/


Accasfilm 

CONOSCERE IL PASSATO PER

COMPRENDERE IL FUTURO

Pagina Facebook

di Enzo Biagi 

https://www.facebook.com/AccasFilm


Rino Gaetano, 40 anni senza il cantautore calabrese: l’aneddoto sulla morte e i suoi testi ancora oggi apprezzati

di Rocco Fabio Musolino

2 Giu 2021 | 09:55


“C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo. Non ci riusciranno. Sento che in futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni. Che, grazie alla comunicazione di massa capiranno che cosa voglio dire questa sera”. Sono queste le parole di una voce unica, un artista ironico e graffiante, anticonformista. Talmente avanti da cantare in una canzone, La Ballata di Renzo, la sua morte. Sono passati 40 anni esatti da quella notte, dall’incidente in cui Rino Gaetano perdeva la vita. Era il 2 giugno 1981.


A bordo della sua Volvo di ritorno da una serata passata nei locali, diretto verso casa, erano le 3.55, mentre percorreva via Nomentana, all’altezza dell’incrocio con via Carlo Fea, finiva, per ragioni mai totalmente chiarite, sulla corsia opposta a quella che stava percorrendo. Un camionista che sopraggiungeva nell’altro senso di marcia provò a richiamare la sua attenzione suonando il clacson, ma l’impatto fu inevitabile: come racconta l’agenzia Dire, la parte anteriore e il lato destro della Volvo vennero distrutti, Gaetano batté violentemente la testa contro il parabrezza, sfondandolo, mentre l’impatto del petto sul volante e il cruscotto fu molto violento. Si parlò di possibile collasso da parte di Gaetano, mentre l’autista del camion, che prestò i primi soccorsi, disse di aver visto Gaetano accasciarsi di lato e iniziare a sbandare per poi riaprire gli occhi solo pochi attimi prima dell’impatto. L’artista era già in coma all’arrivo dei soccorsi. Trasportato immediatamente al Policlinico Umberto I, qui furono riscontrate una frattura alla base cranica, varie ferite a livello della fronte, una frattura malare destra e una sospetta frattura allo sterno.

La struttura ospedaliera non aveva un reparto attrezzato per gli interventi d’urgenza sui craniolesi, così il medico di turno provò a contattare un altro ospedale dotato di un reparto di traumatologia cranica. Si tentò telefonicamente con il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, ma non si riuscì a trovare un posto disponibile.

Finalmente ricoverato al Gemelli, Gaetano morirà comunque alle sei del mattino. Nella canzone La ballata di Renzo, inedita, Gaetano cantava la storia di un ragazzo di nome Renzo che muore in circostanze praticamente identiche a quelle del cantautore: “La strada era buia, s’andò al S. Camillo e lì non l’accettarono forse per l’orario, si pregò tutti i santi ma s’andò al S. Giovanni e lì non lo vollero per lo sciopero”. In questa canzone vengono citati tre degli ospedali che non avrebbero accettato Gaetano: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo. Nato a Crotone il 29 ottobre del 1950, a 10 anni si trasferisce con tutta la famiglia a Roma, per motivi di lavoro dei genitori, dopo un breve periodo di studio in Umbria tornò a vivere a Roma stabilendosi a Montesacro. Inizia quindi ad avvicinarsi all’arte, allo spettacolo, al teatro. Soprattutto, iniziò a frequentare il Folkstudio, dove conobbe Antonello Venditti, Ernesto Bassignano e Francesco De Gregori.

Ha 24 anni, è il 1974, quando Gaetano pubblica il suo primo album, ‘Ingresso libero’, un disco che però non ha grande successo. Che arriva l’anno successivo con la pubblicazione del 45 giri ‘Ma il cielo è sempre più blu’. Ma è nel 1978 che arriva la svolta: parte al Festival di Sanremo con la canzone ‘Gianna’, canzone con la quale, tra l’altro, Rino non voleva nemmeno presentarsi, in quanto avrebbe preferito ‘Nuntereggaepiù’. Con ‘Gianna’ si piazza terzo, alle spalle di Anna Oxa e Matia Bazar. Ma la sua canzone fu amata dal pubblico, tanto che rimase per diverse settimane al primo posto in classifica. Alla fine saranno sei gli album in studio pubblicati da Rino Gaetano, oltre ad una serie di singoli di successo e di raccolte postume. Che ancora oggi conquistano generazioni di giovani artisti, segno che la sua musica è eterna.

Fonte

https://www.strettoweb.com/2021/06/40-anniversario-morte-rino-gaetano/1190597/



ATTUALITÀ JESI-FABRIANO

Scomode verità e oscure melodie: i misteri sulla morte di Rino Gaetano e i significati nascosti delle sue canzoni

Successo a Jesi per la presentazione del terzo libro di Bruno Mautone, avvocato penalista di Agropoli, che indaga sulla morte del famoso cantautore. Durante la serata ha sorpreso il pubblico con una rivelazione inedita sulla famiglia Boldrini


Di Mauro Luminari - 25 Agosto 2023

JESI – Nel panorama della musica italiana, pochi artisti hanno catturato l’essenza dell’anima popolare con la stessa intensità di Rino Gaetano. Le sue canzoni rimangono ancorate nelle menti e nei cuori di molte generazioni, ma la sua prematura morte nel 1981 ha lasciato un vuoto indelebile. Il mistero che circonda la sua scomparsa ha dato origine a numerose teorie, tra cui quelle avanzate dallo scrittore e investigatore Bruno Mautone, avvocato penalista ed ex sindaco di Agropoli, che ha presentato in Piazza delle Monnighette il suo ultimo libro “Rino Gaetano- Segreti e Misteri della sua morte” nel corso della rassegna Hemingway Investigation organizzata da Davide Zannotti e Cristiana Cacciani. Attraverso anni di dedizione e indagine, Mautone ha cercato di gettare luce su ciò che potrebbe essere realmente accaduto a Gaetano e di svelare i significati criptici celati dietro le sue canzoni.


Testi criptici sui grandi misteri italiani

Rino Gaetano in un concerto del 1979 prima di eseguire “Nuntereggae più” disse: “C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera. Apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta”. Mautone ricorda che sulla spiaggia di Capocotta si era consumato nel 1953 il delitto di Wilma Montesi. Il processo per la morte della giovane, vide imputati politici e ricchissimi nobili della così detta Roma bene, che si concluse con una incredibile sentenza: la 21enne era deceduta per una sincope al seguito di un pediluvio. In pratica la giovane aspirante subrette, si era vestita in abito elegantissimo, aveva fatto 40 chilometri in piena notte senza dire niente in famiglia, e poi era stata trovata morta. Rino Gaetano in “Nuntereggaepiù” canta di “auto blù… sangue blù” lasciando intendere che, in realtà, nella morte della ragazza vi fu il ruolo di persone legate al potere politico: Piero Piccioni figlio di un ministro democristiano dell’epoca (auto blù) ed esponenti della nobiltà Ugo Montagna (sangue blù). In un’altra celebre canzone “La Berta Filava” si parla dello scandalo Lockheed che fece dimettere il Presidente della Repubblica Leone. La Berta era in realtà Robert Grass fondatore della Lockheed. Mario e Gino erano i ministri Mario Tanassi e Gino Gui, semplici capri espiatori (per il bambino, cioè la tangente) che era stata data ad una lista di politici citati nella canzone Standard del 1977.

L’Enigma del Santo Vestito D’Amianto

Sempre in “Berta filava” si fa riferimento al “santo vestito d’amianto” che Mautone identifica con Eugenio Cefis, consigliere dell’AGIP, presidente dell’ENI dal ’67 al ’71 e poi della Montedison dal ’71 al ’77, Cavaliere di Gran Croce ma anche sospettato mandante nell’attentato a Enrico Mattei , perché stava per siglare un importante contratto riguardante lo sfruttamento del petrolio argentino a favore dell’Italia. Dopo l’oscura morte del Mattei, occorsa in un incidente aereo (poi rivelatosi un attentato), venne richiamato e dal 1963 al 1967 divenne vicepresidente esecutivo con pieni poteri, mentre presidente fu il professor Marcello Boldrini, nativo di Matelica e figura centrale nella politica italiana, fondatore della Democrazia Cristiana, ha giocato un ruolo di rilievo nel panorama politico dell’epoca.


“La ballata di Renzo” come profezia della sua morte

Una canzone rimasta inedita per molti anni è “La ballata di Renzo”, che ricorda un uomo e la sua morte a causa di un incidente stradale. Un’auto lo investe e l’uomo viene soccorso. Ma all’Ospedale San Camillo “non lo vollero per l’orario”; al San Giovanni “non lo accettarono per lo sciopero”; al Policlinico “lo respinsero perché mancava il vice-capo”. E quindi Renzo muore, e neanche al cimitero trova posto. Parole che si riveleranno in tutta la loro carica profetica. La sera del 2 giugno del 1981 tornando a casa perde il controllo della sua Volvo 343 grigio metallizzato: Rino si schianta contro un camion sulla Nomentana, all’altezza dell’incrocio con via Carlo Fea. Quando arrivano i soccorsi è già in coma. Viene trasportato al Policlinico Umberto I dove vengono riscontrate fratture e ferite gravi. Una grave alla base cranica. L’istituto non ha un reparto attrezzato per le urgenze. Il medico di turno prova a contattare altri ospedali: il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri – e quindi tutti i tre della canzone di dieci anni prima. Nessun posto disponibile. Incredibile. Alla fine Gaetano viene portato al Gemelli. Muore alle sei del mattino, a trent’anni. Il caso suscita sconcerto, polemiche, un’inchiesta e perfino un’interrogazione parlamentare.


Eredità e Continua Indagine

In definitiva, il mistero che circonda Rino Gaetano e la sua musica continua ad affascinare e ad ispirare. L’eredità lasciata dal cantautore rimane intatta, mentre le ricerche di Bruno Mautone aprono finestre su mondi nascosti e scomodi . «Attorno a Rino gravitano varie persone – conclude lo scrittore – risultate poi essere organiche a servizi segreti italiani e statunitensi nonché ben inseriti in potentati politici e in ambienti diplomatici, spesso collegati alla galassia della tentacolare loggia massonica P2». Che si tratti di una ricerca della verità o di una rilettura suggestiva delle canzoni, il suo lavoro contribuisce a mantenere viva la memoria di un artista straordinario e complesso.

Fonte : 

https://www.centropagina.it/jesi/scomode-verita-oscure-melodie-misteri-morte-rino-gaetano-significati-nascosti-canzoni/





34 visualizzazioni

0 commenti

  • Al momento non sono stati inseriti commenti per questo quadro
  • registrati o accedi per lasciare un commento

    Quadri simili 8

    Donna ferita
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.729
    150
    Sguardo di Donna
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.268
    150
    Burlone
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.754
    150
    Vision
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    1.975
    100
    Tutto OK
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.262
    150
    Sorpresa
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.163
    150
    Perplessità
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    2.191
    150
    Linguaccia
    di Alys Melcon
    Caltanissetta, Sicilia - Italia
    1.744
    150
    Scopri di più