Padroni del cielo
Descrizione
Possiedo il cielo, le mie braccia si espandono come se diventassero ali, inizio a fluttuare, mi sento leggera, guardo dall’alto la città, i palazzi e le mura che mi circondano, consapevole e padrona, padrona del mio presente del mio essere. Tenendoci le mani, spicchiamo il volo, insieme, su in alto, il tempo è nostro; inizia la metamorfosi della mia anima, lenta, cauta come una tartaruga e non sono sola, mai sola. Non sento il suolo sotto i miei piedi, danzo mentre mi sei accanto, mentre segui il mio fluttuare, mentre ci assecondiamo, siamo i padroni della città, della notte, avvolgimi come un serpente fa con la sua preda, con il movimento lento ma intenso, la stretta però non mi uccide, c’è qualcosa che ancora non ho trovato in questa immensità, ma noi continuiamo a viaggiare, sempre in alto. Bolle, amiche mie, magica trasparenza, assecondano anche loro i nostri movimenti danzanti, e domani? dimmi che domani tornerai da me.
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