Partial truth (n°12)

di Fabio Pasquali

quadri in vendita online - Partial truth (n°12)

Descrizione

Da domani riapriranno le chiese, questo mi sta bene? NO, ma questa è una mia opinione personale. Nel fare questo quadro mi sono domandato se avere fede e nello specifico l’azione della preghiera faccia veramente la differenza, in termini scientifici. Quindi da ora in poi faro una differenza tra preghiera o meditazione personale e preghiere collettive, in gruppo o con altri destinatari; in questa opzione rientrano anche altre pratiche. Iniziamo con la seconda, il pregare da solo e per qualcun altro ha qualche effetto fisico o psicologico? No, non ci sono ricerche che dimostrano che pregare da soli o in compagnia; ma con il destinatario diverso da noi medesimi abbia qualche briciolo di effetto. Questo vuol dire che tu puoi dire tutte le preghiere del mondo o meditare con tutta la calma di questo universo con l’obbiettivo di far stare bene qualcun altro, ma non avrai nessun risultato pratico; al massimo ti sentirai in pace con te stesso, tu non il destinatario. Ci metto in mezzo anche il posare statue di santi davanti all ospedale oppure dentro ai reparti, fare lunghe processioni di preghiera con una bella statua della madonna o con una croce 2x6m e neppure l’atto estremo di distribuire l’acqua santa da un elicottero o altro mezzo volante (eventi avvenuti nell’arco della fase 1). Tutto questo non serve a niente, non ha effetto su quello che succede intorno a noi; anzi sfocia nel ridicolo. Vogliamo salvare delle vite e i nostri cari, possiamo fare volontariato, aiutare in modo concreto; non fissando il soffitto, il pavimento o un muro ripento come una cantilena una “filastrocca”. Aggiungo che in ogni situazione con pericolo sanitario o non, ci saranno sempre infermieri e dottori pronti ad aiutare ed altri corpi dello Stato, nei modi realistici, dai bambini agli anziani; persino te, se ne hai il bisogno. Tutte le figure legate alla sanità non lo fanno solo per “missione di vita” o perché sono talmente altruisti che rischiano la propria vita (nel caso dell’epidemia del covid), lo fanno anche per il motivo legato al Giuramento di Ippocrate e degli Infermieri; quindi un medico o un infermiere mette in campo quello che è un comportamento etico verso le altre persone. Questo indistintamente da razza, religione, sesso, nazionalità e persino antipatia che potrebbe provare per un paziente, quindi ogni tanto dirgli “grazie” o “grazie mille” non sarebbe proprio un problema, ma un regalo per loro. Allora ci possiamo domandare, la preghiera individuale e per se stessi può dare qualche beneficio salutare? La risposta è SI, molti studi e ricerche dimostrano una risposta positiva, ed è dimostrabile a livello scientifico; nella fatti specie con la neuroteologia. Questa studia l’effetto delle pratiche religiose sul cervello umano, quindi rimane sempre l’incognita dell’ esistenza di dio; comunque la preghiera potrebbe allungare la vita e facilità l’affronto di una malattia. Altri ricerche evidenziano un’attività uguale a quella nei processi di ricompensa, ma è certo che il conflitto fede-scienza ha la base due diversi sistemi sui neuroni; si è riscontrato che chi ha una grande fede schiaccia il pensiero critico-analitico, invece chi ha quest ultimo comprime la parte empatica. Quella che si occupa dell’ emotività e caratteristiche sociali del individuo, la soluzione sarebbe un punto in mezzo ai due sistemi. All’Università dello Utah, uno studio ha evidenziato come la preghiera accenda gli stessi processi legati al sesso, all’assunzione di droghe e delle dipendenze in generale; nello specifico, si è visto che più era alta “l’esperienza spirituale” più aumentava l’attività nel nucleo accumbens bilaterale; l’area in questione è responsabile di darci una sensazione di benessere e pace nei casi sopracitati. Il prof.re e direttore Andrew Newberg dell Istituto di Ricerca di Salute Integrativa di Marcus, presso l’Università Thomas Jefferson ha scoperto che diverse religioni e diverse pratiche religiose danno altrettante risposte del cervello, esempio le preghiere cattoliche e la meditazione fanno attivare i lobi frontali; responsabili della concentrazione, dell attenzione, della pianificazione, della proiezioni future e dei pensieri più complessi, però si è notata una riduzione dei lobi parietali responsabili della capacità spazio-temporale. Nel caso ci siano parole, si stimolano i lobi subparietali legati al linguaggio, invece se prendiamo le preghiere musulmane si registra un declino di attività nella corteccia prefrontale, nei lobi frontali e parietali; la corteccia controlla il comportamento volontario, la presa di decisioni e il controllo esecutivo. Alcuni ricercatori pensano che la fede o comunque le preghiere in generale sono un modo sano per abbassare i livelli di stress, ma non un modo per la guarigione. In conclusione questo è quello che la scienza pensa della pratica, quanto a me ho scoperto di avere in parte ragione.

Articolo n°1: https://lamenteemeravigliosa.it/effetti-della-religione-sul-cervello-quali-sono/

Articolo n°2: https://www.lavocedinewyork.com/lifestyles/scienza-e-salute/2019/07/11/perche-pregare-fa-bene-alla-salute-gli-effetti-della-preghiera-sul-cervello-umano/

preghiera e psicoterapia: https://www.istitutobeck.com/beck-news/psicoterapia-e-spiritualita

Articolo inglese: https://www.tandfonline.com/doi/10.1080/17470919.2016.1257437

Meditazione e corpo: https://lamenteemeravigliosa.it/mente-e-corpo-durante-la-meditazione/ 

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