Descrizione

Il quadro rappresenta lo scorcio d’un fitto bosco dolomitico, del quale si è cercato di evocare la particolare suggestione atmosferica: il fondersi di gamme cromatiche calde e fredde dà un effetto di “alba” e, insieme, di “tramonto”. La veduta naturalistica si trasforma quindi e si sublima in “visione”, interiorizzata e simbolica, da cui filtrano echi mistico-esoterici (albedo/rubedo) ed elegiaci. Nella fattispecie, quelli del poeta latino Tibullo: Luce sacra requiescat humus, requiescat arator… (Nel sacro giorno riposi la terra, riposi l’aratore…; Elegie, II, 1, 5). Un accorato, attualissimo invito a far riposare la Terra, a darle tregua e respiro, nella luce sacrale d’un “nuovo giorno”, meteorologicamente indefinito, che trascenda il tempo fisico e sospenda l’umana frenesia del “fare per avere” in direzione metafisica e spirituale.

L'opera è stata selezionata, nel 2022, per la Mostra d'arte contemporanea "Contest" Foreste e relativo catalogo (a c. di B. Conciauro). Matera circuito urbano chiese rupestri; Sicilia Mudis S. Stefano di Camastra; Berlino Galerie der ort.