Voglio una pelle splendida - 2 di 3

Descrizione

Secondo capitolo della serie.
Il soggetto rimane la musa alla quale nel primo capitolo l'artista ci apre le porte della sua conoscenza intima e celata; il dinamismo della storia prosegue in un gesto lascivo, sottile, delicato e profondamente segnante: l'unica impercettibile macchia di colore la crea la mano che dall'alto lascia cadere su una schiena nuda, libera da ogni vincolo, quelle che sembrano gocce.
Sembrano cadere dall'impronta di lei, sono lacrime che pesano come graffi su una pelle illibata senza ombre nè macchie. Sono quel segreto felice che spezza il limite del bianco e del nero. Sono quei brevi attimi che non rimarranno nella quotidianità, che verranno lasciati alle spalle.
Il peso lasciato cadere poco alla volta, che si può sentire addosso ma che riesce ancora a ricreare brividi lungo la spina dorsale.