Descrizione

Nel 2020 ho iniziato a sperimentare la tecnica del BIANCO SU NERO, molto distante dalla tecnica del BIANCO E NERO che prediligo. E' un gioco di opposti, non prevede l'inserimento di troppi particolari ma è comunque un altro tipo di monocromatismo e un'altra via per dare importanza ai dettagli, questa volta nella loro semplicità: la loro importanza diventa ancora più significativa e degna di attenzione.

Le figure, i soggetti, le immagini, emergono in modo diverso, in relazione alla luce.

Una specie di luce liquida che fa di noi e dei soggetti disegnati, esseri e entità diverse e sospese, sospese nell'attimo di uno sguardo, di una emozione, di un bagliore temporaneo.

Questo gioco di contrasti mi piace molto personalmente, mi permette un approccio diverso, soprattutto in termini di tempo ma anche di spontaneità, pur rimanendo altrettanto costruttivo.

Al gioco della luce e del controluce si possono associare mille emozioni; emozioni e significati personali, ma anche simbolici.

Non avere mai paura dell'ombra: è lì a significare che vicino, da qualche parte, c'è anche la luce che illumina!

Portare con sé la consapevolezza che ovunque si vada, non importa che tempo faccia, si porta con sé la propria luce!

E' delizioso restare immersi nel controluce.

In controluce le persone sono come le vetrate: scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è anche una luce dentro, propria.

La luce può essere delicata, pericolosa, onirica, nuda, viva, morta, nebbiosa, chiara, calda, scura, bianca, azzurra, primaverile, cadente, dritta, obliqua, sensuale, limitata, calma e morbida. E si potrebbe proseguire ancora...ma ora ricordo anche uno dei più importanti aforismi o concetti della vita, espresso da Leonard Cohen. " C'E' UNA CREPA IN OGNI COSA ED E' DA LIì CHE ENTRA LA LUCE ".

Ci sono immagini che non sono fatte per la luce. E certi sogni lo sanno!

Ecco cosa provo utilizzando questa tecnica e osservando il risultato che, per ora, riesco ad ottenere.