Tempi Sospesi allude da un lato alla resistenza di presentare opere saldamente legate a luoghi del retroterra campano, territori sospesi fra marginalità e riscatto

Le gocce cadono ma quella no; ultima di una serie di gocce a caduta ritmata da un recipiente collocato in alto, (…) quella goccia non intende cadere (…) Quella goccia appartiene ad un certo tempo, appartiene ad un tempo che non è destinato a passare, bensì ad affacciarsi (…) Le gocce non sempre cadono, il tempo non sempre passa. (*)

dall’altro, alle tragedie moderne ma che sanno di passato, e sembrano sospingerci sempre di più verso l’abisso

Il mondo non cessa di proiettarsi verso il «toc» successivo, non accede ad alcuna quiete di arresto, e tuttavia si vede sospeso nel vuoto; proprio come la goccia, è il mondo che scopre la profondità dell'abisso, che si protende e si protende e non cessa di vedersi sospinto verso una sorta di nulla che non è altro che l'effetto di un toc reticente, di un toc che lascia il posto alla sua assenza, alla sua negazione.