La verità pensata
Descrizione
la verità pensata - acrilico su tela - 50x70 - 2014
Nel primo dipinto della trilogia “ La Verità pensata” a
rappresentare l’uomo “cercatore di verità” è il pensatore di
Auguste Rodin, figura che già appartiene all’immaginario collettivo
e quindi molto efficace nel rendere un atteggiamento pensante.
La Verità è la categoria concettuale più sfuggente e indefinita.
Non esiste a priori e ne a posteriori, visto che in quest’ultimo caso
sarà soltanto vista come una verità contestualizzatasi nella propria
personale esperienza.
Ciò che esiste è il percorso dell’uomo proteso a cercare,
raggiungere e disvelare tutto quanto è stato prima pensato come
verità.
Non esistendo a priori, la verità come pensata potrà essere
disvelata solo accettando intimamente anche la verità dell”altro”,
evitando quindi di perseguire unicamente la “propria” ritenendola
a priori come unica verità.
Questo perchè quando la verità viene pensata ci si avvale di
strumenti cognitivi che già ci appartengono e che fanno parte del
“nostro” passato: retroterra culturale che incombe su di noi come
una spada di Damocle.
Nel dipinto sul capo del pensatore è sospeso –appunto come una
spada di Damocle- un pezzo di colonnato o arcata che sta a
simboleggiare il passato. Quindi solo con il superamento del
concetto del “se” e di “altro” ci si potrà incamminare verso il
disvelamento della Verità, sempre con la convinzione però che mai
potrà essere disvelata come Verità assoluta e che tale percorso di
disvelamento potrà soltanto alimentare ulteriormente dubbi e
incertezze in ognuno di noi.
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